Aggiornamento Parco Giochi e futuro della Scuola
Ieri mattina ho avuto il piacere di parlare, telefonicamente ed in via del tutto non ufficiale, con la direttrice scolastica di Rionero Sannitico.
Dopo aver sentito i pareri di Ferdinando, Deborah, Mirella e Marco, ho preferito contattarla personalmente per proporle l’idea di quasi un mese e mezzo fa circa il “Parco Giochi”.
Per chi si fosse perso via la notizia, ho proposto all’Amministrazione Comunale ed alla Pro Loco, la realizzazione di un “Parco Giochi interamente ideato e progettato dai bambini della scuola elementare/media di Rionero Sannitico”.
Ciò che da noi è solo un’idea, in altri Comuni è stata proficuamente realizzata grazie al contributo degli alunni che hanno “creato dal nulla” quest’area completamente dedicatagli con l’appoggio economico di diverse associazioni, nonché fondi regionali/provinciali/comunali e della cittadinanza.
L’idea di base è la seguente: a seconda di un budget prefissato ed ancora da concordare, la scuola inizializza un “laboratorio” con i propri alunni, a lavoro concluso viene preso, analizzato e proposto alla Pro Loco (in questo caso) per poi passare al vaglio dell’Amministrazione Comunale per tutti gli studi necessari.
Tempi previsti, di norma, per l’inizio dei lavori: tre mesi dalla ricezione del “progetto”.
La direttrice è stata a dir poco molto disponibile, le è piaciuta sia l’idea che la modalità, rimarcando il concetto (a mio avviso reale) che la scuola debba andare sempre più verso simili laboratori.
Ho approfittato dell’occasione per chiederle anche un parere prettamente personale ed in senso lato su ciò che accadrà al nostro complesso scolastico, se esistono i presupposti per una chiusura nel breve/medio e lungo termine e se sono in corso piani di salvaguardia in tal senso.
Lei è ottimista dato che mi ha ribadito il concetto che non siamo gli unici a “soffrire”, ma che una simile situazione è condivisa dalla gran parte delle scuole presenti oggi sul territorio italiano, in più abbiamo diverse attenuanti quali la locazione geografica, il far parte di una comunità montana e via discorrendo.
Le ho accennato, allora, l’idea che nacque da Paolo sotto campagna elettorale, quella ciò di creare un unico polo scolastico che raggruppi diverse realtà locali allo scopo di offrire non solo servizi migliori, ma anche nella salvaguardia dei tanti posti di lavoro che altrimenti sarebbero a rischio.
Mi ha rassicurato dicendomi che già si sono tenute diverse riunioni in tal senso, ma che lo scoglio principale da dover superare è la caparbietà dei singoli amministratori comunali che cercano continuamente di portare acqua al proprio mulino, ma ha tenuto a rimarcare il concetto che, qualora qualcuno dovesse farsi carico e tramite di una simile iniziativa, la sua porta sarà sempre aperta.
E’ stata decisamente una gradevole conversazione, personalmente non posso che ringraziarla per tutte le delucidazioni che mi sono state puntualmente date.
Il progetto, per motivi prettamente programmatici, sarà presentato e proposto alla Direttrice in Settembre, ad inizio anno scolastico 2010/2011.
A presto.
sorry ho letto il tutto di fretta ed ho risposto ancor più di fretta e non avevo fatto caso alle virgolette... cmq sono esempi che in italia (bada bene in tutta italia non solo a rionero...) non puoi neanche prendere in considerazione dato che a malapena funzionano le cose semplici, figuriamoci quelle complicate.....
Ho scritto: in alcuni casi la "pluriclasse non sembra cosi "dannosa"...(scritto anche tra virgolette), aggiungendo l'esempio di alcuni paesi anglosassoni, dove sicuramente c'è un diverso metodo didattico, distante da quello italiano e sicuramente nemmeno migliore del nostro.
Per il resto concordo con te. Era solo un esempio.
cinzia tu dici che la pluriclasse non è così dannosa?!? secondo te non è dannoso avere tre classi insieme e riuscire ad insegnare ad ognuno un programma diverso?! perchè penso sia cosa ovvia che i programmi devono essere diversi per ogni classe altrimenti sarebbe inutile l'esistenza delle classi stesse....e oltre al fatto che portare avanti tre programmi diversi contemporaneamente sia cosa alquanto difficile per le insegnanti, credo anche che non sia molto salutare per i bambini una cosa del genere dato che nel frattempo che una classe segue la lezione le altre due cosa fanno?! potresti rispondermi che fanno degli esercizi o cose del genere però io penso che i bambini delle elementari abbiano bisogno di un'attenzione continua che duri tutta l'ora di lezione e nn solo un terzo di essa....
E' vero, la chiusura della scuola assolutamente non è una scelta politica.
Ci sono leggi chiare che ne regolano il funzionameto...basta pensare che, salvo casi particolari, scuole con una sola sezione (es. solo 5 classi) nemmeno vengono più costruite, appunto per i costi...
Purtroppo il vero problema sono proprio le poche nascite.
Cmq seguiamo gli sviluppi... In fondo per i prossimi anni sarnno i genitori a decidere, se lasciare i bambini a rionero o meno.
ps: per chiusura non l'intendo come una scelta politica, bensì dettata dalle nascite, dagli spostamenti, dalla qualità dell'insegnamento ed in termini di "costi" per mantenere attiva una struttura per pochi alunni.
Bell'idea... magari la riuscissimo a fare anche noi una cosa del genere.
Per la scuola, se si dovesse attivare realmente un progetto per un polo con più Comuni a mio avviso non può che essere positivo e pertanto il "sacrificio" di qualche periodo sarebbe giustificato.
Se si vuole tutto e subito non si ottiene niente, ma questo deve essere vincolato ad un progetto di sviluppo, altrimenti davvero andremmo man mano verso la chiusura.
Mi piace molto questa iniziativa.
Oggi navigando su internet, ho trovato questo
http://europaconcorsi.com/projects/122080-A-Misinto-progettano-i-bambini-Via-per-Saronno-
"IL PERCORSO PARTECIPATO. Le classi terze e quarte delle elementari di Misinto sono state coinvolte nell’ambito di un processo di urbanistica partecipata. Questa metodologia fa riferimento ai principi della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, alle finalità della Legge 285/97 (Legge Turco) e quelle del progetto “Città Sostenibili delle Bambine e dei Bambini” del Ministero dell’Ambiente. Alla base di questo modo di intendere la disciplina urbanistica sta il riconoscimento che le decisioni relative alle trasformazioni del territorio non possano essere prese esclusivamente dai tecnici e dai politici, ma debbano coinvolgere anche gli stessi abitanti."
Altri comuni hanno già reso reali simili progetti, nel nostro piccolo possiamo e dobbiamo.
Volevo esprire anche una piccola opinione in merito alle questione pluriclasse, (non ho figli perciò non so realmente in che modo incida sull'educazione e l'istruzione), ma in alcuni casi la "pluriclasse" non sembra cosi "dannosa", ad esempio in molti paesi anglosassoni la scuola (in particolare quella elementare)è intesa come un immenso laboratorio, dove il concetto di "aula tradizionale" non esiste, e non esiste fisicamente, la scuola è spesso progettata come un grande ambiente, dove i bambini delle varie età "convivono" insieme, appunto come un laboratorio.
Anche nelle nuove progettazioni si prediligono spazi polivalanti, adattabili e trasformabili.
Io mi auguro che la scuola a rionero non chiuda, la scuola è ciò che di più importante possa avere una comunità.
e se il destino si chiama pluriclasse..ci dovrà essere il modo per farla funzionare bene lo stesso, o almeno lo spero.
Saluti.