Arrivederci Donna Elvira Sellerio
Una donna di non facile carattere. Aspra, umorale, scorbutica e al contempo dotata di una grande umanità e intelligenza. Donna Elvira Sellerio, la Signora dell’editoria italiana, si è spenta oggi, nella sua Palermo, all’età di 74 anni.
E proprio nella sua amata Palermo, agli albori di una guerra civile tra clan, Elvira Sellerio fonda, nel 1969, l’omonima casa editrice assieme al marito Enzo. Una scommessa la definirà in seguito, un follia dettata da passione per la cultura e impegno civile. Assieme a Elvira e all’amatissimo marito Enzo, da cui si separerà con grande dolore dieci anni dopo, Leonardo Sciascia e l’antropologo Nino Buttita: un manipolo di intellettuali armati solo di sana e feroce ironia.
Nel corso degli anni, all’interno della piccola casa editrice palermitana, si avvicenderanno intellettuali, scrittori e giornalisti di alto livello. Tra i tanti, Gesualdo Bufalino, Luciano Canfora, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Maria Messina, Giuliana Saladino e Vittorio Nisticò, lo storico direttore de l’Ora di Palermo, memorabile quotidiano che più volte schernì la mafia e che dalla mafia fu più volte offeso.
Una casa editrice di nicchia, quella della Sellerio, strappata all’anonimato di una sonnolenta provincia meridionale dal successo de L’affaire Moro di Leonardo Sciascia, coraggioso libello di denuncia politica, andato in stampa nel 1978. Un successo inaspettato e che sancirà l’entetrata della Sellerio editrice nel novero delle più importanti case editrici italiane.
Chi ha avuto modo di conoscere Donna Elvira e vederla incedere tra i padiglioni della Fiera del libro di Torino, ricorda il passo sicuro di una donna minuta e dallo sguardo aspro, tagliente, umanissimo. Di una umanità animata da passione civile e rigore intellettuale. Elvira Sellerio è stata una degli ultimi editori italiani. Volitiva e coraggiosa disse di no alle grandi consorterie editoriali- politiche, fiera della propria libertà intellettuale. Fiera della propria indipendenza.
E' vero, probabilmente c'entrerà poco col portale R24h, ma se si estrapola la notizia per carpirne il sunto morale di una vita dedita a ideali così alti e nobili, allora il suo esempio non può che esserci d'insegnamento. Questa la motivazione di una simile pubblicazione, oltre all'aver dato il benvenuto al primo contributo di Silvia Molinari.