Una giornata presso la “Discarica di Bocca di Forli”
Sabato 13 Novembre 2010, se la macchinetta digitale non ha fatto i capricci di date, io ed altre tre persone siamo andati a verificare la situazione presso la discarica di Bocca di Forli dopo la famosa inchiesta che si era aperta solo qualche giorno prima.
Ho volutamente lasciato correre qualche mese proprio per non fomentare momenti di preoccupazione nella nostra cittadinanza, ma dato che non ci giungono ancora ulteriori notizie dai principali organi di informazione (sperando che sia io ad essere male informato), mi è sembrato giusto e corretto riportarvi il resoconto di una giornata da dimenticare.
La compagnia era delle migliori, ma lo scenario che abbiamo appreso è tutto fuorché rassicurante.
Addentrandoci per la boscaglia, il primo ospite che abbiamo incontrato è stato un raccoglitore di tartufi (ovviamente “straniero” a naso) che non faceva altro che lavorare con il suo cane. Dopo esserci scambiati un paio di battute ed aver ricevuto, ovviamente, un richiamo formale per il mio abbigliamento poco consono all’ambiente, ho lasciato i compagni di sventura un po’ distanti per recarmi presso il luogo del delitto.
L’articolo di giornale parlava di “inquinamento dovuto a un percolamento della discarica”, allora cosa fare se non andare a controllare di persona? Ebbene, a soli pochi metri di distanza, massimo una decina, già l’odore era nauseante. Non riuscivamo a capire il percorso del torrente, allora pian piano siamo risaliti verso “la fonte” che, guarda caso, si dirige proprio sotto l’immobile della discarica. Per ovvi motivi legali, ci è stato impossibile avvicinarci maggiormente, ma siamo riusciti comunque a scattare qualche foto ravvicinata (presente in questa slideshow).
Vi dico solo che sono bastati pochissimi minuti per avere i primi sintomi di “giramenti di testa”, accompagnati ovviamente da emicrania, il che mi ha obbligato ad allontanarmi dal torrente anche grazie ai “docili inviti” dei miei compagni.
Oggi posso dire che l’inquinamento c’è, esiste, l’ho visto, quasi toccato con mano.
La schiuma presente nel torrente ne è la massima dimostrazione, gli odori nauseanti ne rafforzano la convinzione, ma la domanda che forse dovremmo porci è: tralasciando il fatto che “(1) Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. “, dove fa a finire tutto questo percolato? La risposta è semplice amici miei: direttamente sulle nostra tavole, nella nostra aria, nei nostri cibi. Sarà tossico, non sarà tossico, ci saranno indagini e studi che lo proveranno (mi auguro), ma onestamente parlando credo che chi di dovere debba tenerci informati il più possibile, in fin dei conti, sono i rioneresi a viverci, non certo chi la utilizza.
Adelio Fioritto
(1) http://it.wikipedia.org/wiki/Percolato
Articolo del giornale “La Voce Nuova” reperibile online presso il sito ufficiale http://www.lavocenuova.com/
Ultimo aggiornamento, 13 Febbraio 2011
http://www.primadanoi.it/news/528969/Rifiuti-adempimenti-disattesi-la-Regione-commissaria-impianto-di-Castel-di-Sangro.html
Ciao Ragazzi
vi allego uno scambio di vedute con i vertici dell'Azienda che gestisce il sito di Bocche di Forli....speriamo bene..voi cosa ne pensate?
PS l'articolo è reperibile anche su Primo Piano Molise del 12/10
Salve, sono un residente di Forli del Sannio, ma abito a Milano per motivi di studio; tuttavia, non riesco a non pensare, ancorchè mi trovi a 700km di distanza, alla situazione di pericolosità e ai danni che il vostro impianto genera sul territorio della Provincia di Isernia. Inoltre vado spesso a Montalto e l'odore nauseabondo che caratterizza il sito è indescrivibile. Le passate vicissitudini giudiziarie hanno acceso un forte campanello d'allarme e la popolazione ha davvero paura; ho seguito molto la vicenda e ho quindi notizia delle Sue interviste e degli articoli da Lei firmati sui giornali abruzzesi, nei quali tentava, Le assicuro invano, di esporre le Sue ragioni. Le dico che il Suo tentativo è stato invano non già per una mera presa di posizione, bensì perchè la convinzione che permea la popolazione è quella di essere dei malcapitati, dei dimenticati da tutti e da tutto, soprattutto, e qui vengo all'aspetto paradossale, da coloro i quali continuano a sversare il percolato nelle proprie falde acquifere, nei propri terreni.
Sui blog, nelle piazze e anche nelle singole case, è motivo di discussione, di angoscia quello di sapere che un sito vetusto, che continua a rimanere in piedi, ancorché satura dal 2010 come dimostra un documento della Giunta Regionale(http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/impGestRifiuti/Presentazione_24Nov2010_DEF.pdf), grazie a proroghe, le ultime a nome della Presidente Pezzopane. Come risulta da delibere provenienti da consessi di diverso livello e competenza, la discarica, che versa palesemente in pessimo stato, è destinata alla chiusura; allora perchè non accelerare tale processo, dato l'impianto è ormai al termine del suo ciclo di vita?
Confido davvero nelle Vostre competenze in materia e professionalità, prima, e nella Vostra coscienza, poi, per evitare un disastro ambientale notevole; il sito, ormai attivo da decenni, nonostante alcun ammodernamento, non sembra essere idoneo, o con altre parole, favorito dalla nascosta posizione, si presta a misteriose operazioni, di cui i cittadini non sanno nulla, ma è proprio sulla loro pelle che le stesse si ripercuotono. In più,il sentire il nauseante odore dei rifiuti a valle, il vedere il torrente Vandra ricolmo di schiuma, rappresentano prove che il lavoro che fate non è svolto bene, che state perpetuando dei comportamenti e delle azioni di cui ne pagherete le conseguenze, come dimostrano le indagini della Forestale.
La invito, davvero con il cuore in mano e senza alcun pregiudizio nè demagogia spicciola, ad incrementare la trasparenza e la comunicazione con le popolazioni della Provincia di Isernia che sono interessate da questo sito della discordia; comuni quali Rionero e Forli che, a discapito di quanto da Lei scritto in un precedente articolo, sono lungi dallo spopolamenti, come dimostrano le nuove costruzioni e le tante ristrutturazioni edili effettuate, data anche la prossima apertura della statale tra Isernia e castel di Sangro.
Non posso, allo stato attuale, di certo chiederLe di cessare l'attività nel suddetto sito, e di ciò me ne rammarico tristemente; tuttavia Le chiedo un'operazione trasparenza, un minimo sforzo se commisurato agli interessi in ballo, cioè la salute delle persone. Nulla esclude che alla reiterata omertà dimostrata, la risposta dei cittadini potrebbe essere brusca, ma comprensibile.
Risposta:
Riceviamo sulla mail di AltoSangroAmbiente Srl l' ”accorato appello” per chiedere accoratamente la chiusura dell'impianto di compostaggio in Castel di Sangro, loc.Bocche di Forli. Cerchiamo di rispondergli.
Egli dice di essere residente in Forli del Sannio e di vivere a Milano “per motivi di studio”, dunque uno studente ? Ci piace pensarlo, perché verso gli studenti siamo particolarmente aperti e da loro venga qualsiasi contributo. Grave sarebbe se così non fosse, perché quanto da egli scritto nel suo accorato appello è molto grave e, se non si trattasse degli sfoghi di uno studente, non si potrebbe avere per lui alcuna comprensione, né tantomeno simpatia e non certo perché ci sentiamo attaccati.
Proviamo ad ipotizzare che egli non lo sia : tutto quanto detto, ammantato di falsa attenzione alle tematiche dell'ambiente per il territorio della sua Provincia, in realtà celerebbe un atteggiamento molto negativo, intriso di ipocrisia e cattiva coscienza. Vediamo di spiegarne le ragioni punto per punto:
-Parla, lo scrivente, di odori nauseabondi : qui lavorano 13 dipendenti e almeno altrettanti autisti vi transiatano quotidianamente senza che si verifichino svenimenti o malesseri particolari. Certo non siamo sulla terrazza Martini a sorseggiare un aperitivo con vista sulla Milano da bere....trattasi pur sempre di un impianto di trattamento rifiuti, ancorché regolarmente autorizzato con A.I.A. (Autorizzazione Intergata Ambientale), per il quale semestralmente vengono fatti i controlli analitici sulle emissioni in atmosfera. Tra l’altro il proprietario dell’impianto, in attuazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, ha messo in funzione una barriera osmogenica per evitare fenomeni quali quelli sottolineati;
-Non ci consta esista un impianto di trattamento rifiuti, (tranne alcuni..) in cui non vi siano o non vi siano state “vicissitudini giudiziarie”; ciò per la innumerevole serie di adempimenti a cui essi sono tenuti e per l'onerosità degli stessi. Al contrario, che vi siano ispezioni e sopralluoghi è la migliore garanzia per il cittadino che il sitoè controllato con regolarità dagli Enti preposti, anche a rischio di essere esposti a sanzioni, come accaduto. Tra l’altro l’impianto in questione ha avuto, nell’ultimo anno, continui controlli da parte dell’Arta provinciale, della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato.
-L'impianto, consiste in una linea di compostaggio ed annessa discarica per i soli scarti (si sottolinea che la discarica di servizio non è mai stata adibita a recapito di immondizia tal quale, ma solo degli scarti di lavorazione cioé, essenzialmente, buste di plastica e frazioni di inerti non compostabili). La discarica, peraltro, sarà sottoposta a breve ad un intervento di chiusura del lotto in esaurimento ed il proprietario dell’impianto ha presentato, allo scopo, un apposito progetto finanziato dalla Regione Abruzzo, per la realizzazione di tutti gli interventi su di essa necessari.
-Lo scrivente, surrettiziamente, parla di “proroghe” sottacendo che le proroghe sono relative all' autorizzazione che, per la complessità della procedura A.I.A., ed anche per ritardi amministrativi nel richiederla, si sono rese nel frattempo necessarie; non all'impianto in sé, dal punto di vista tecnologico, che invece è vivo e vegeto e nessuno mai ne ha pre-ordinato la chiusura o la “scadenza”. D'altro canto, siamo abituati alla disinformazione; in un articolo di stampa comparso tempo fa si è affermato, addirittura, che l'impianto, già obsoleto all'epoca della sua costruzione, fu smontato in un posto della Campania e da lì trasferito e rimontato a Bocche di Forli...................figuriamoci!
-L'impianto è assoggettato ad ammodernamenti praticamente in maniera continua, anche perché la normativa di settore, nazionale e regionale, è in continua e costante evoluzione.L'impianto non è favorito da alcuna nascosta posizione ed, attenzione attenzione, secondo il brillante estensore dell'appello “si presta a misteriore operazioni”....bum !!! In realtà l'esistenza dell'impianto è notissima: è pubblicata su Internet con ogni notizia necessaria; anche un bambino potrebbe trovarci senza difficoltà! Quanto alle “misteriose operazioni” ...trattasi di bunga-bunga notturni: ebbene sì, piace anche a noi !! Sarebbe bello scherzare oltre, ma qui cessa la voglia di scherzare, perché stiamo parlando di cose molto gravi affrontate sciattamente: stiamo parlando dell'attività di quattordici dipendenti con famiglia ( qualcuno dei quali molisano), di una serie di aziende collaboratrici (in buona parte molisane) e dell'ambiente, sissignori , dell'ambiente, al quale teniamo moltissimo dedicando ad esso il nostro lavoro, pur con tutti i nostri limiti. E fa davvero male leggere sciocchezze simili scritte con tanta imperdonabile superficialità. L'impianto di Bocche di Forli è pubblico, costruito e gestito con fondi pubblici. Nel solo mese di Agosto 2011 siamo stati sottoposti a più di dieci controlli ambientali.
-Se il Vandra è “ricolmo di schiuma” vigilate meglio sul Vandra: un fiume che scorre in un territorio così poco densamente popolato (chissà come mai !) può essere oggetto di attenzione particolare, questo sì, da parte di chiunque (ma si sa, tanto per continuare a sorridere in un mare di menzogne, a Castello si dice: “ ..chi è put..na? ..Giuannella....). La scelta del sito non fu affatto “furbesca” ; all'epoca della costruzione dell'impianto essa fu contrastata con, più o meno, tredici procedimenti giudiziari, quindi nella maggiore democrazia possibile. I giudici, i tecnici e le Istituzioni furono tutti stupidi e incapaci, caro amico ? Ma poi, caro ambientalista dell'ultim'ora, è vero o non è vero che ad appena qualche chilometro da Bocche di Forli esiste una delle più importanti discariche per rifiuti tal quali, nella Regione Molise, attualmente in funzione ? Cosa vorrebbe dire: che gli abruzzesi dovrebbero ricambiare con un'altra crociata simile?
Siamo in Alto Sangro, abbiamo il dovere civico di rispettare le leggi e l'ambiente. Siamo stati amministrativamente, insieme agli abitanti dell'Alto Molise, una popolazione unica da sempre; non lo siamo più solo da qualche decennio, per un confine regionale messo qui in mezzo per motivi poco nobili.
Forse, per storia e cultura lo siamo ancora...non è mai troppo tardi. Ma, si permetta di dire, se la volontà degli Alto-Molisani di riunificarsi con gli AltoSangrini, a cui si accenna e che è vera e diffusa anche in Alto-Sangro, dovesse essere rappresentata dal suo mieloso appello, béh....meglio restare separati. Sappiamo, per fortuna, che non è così.
Ma torniamo al problema: lei, così informato, saprà che:
i rifiuti organici da raccolta differenziata possono essere smaltiti presso impianti fuori-regione senza autorizzazione;
i Comuni dell'Alto Molise dispongono, con Bocche di Forli, di un impianto dedicato al trattamento dell'umido da raccolta differenziata che è, per essi, più facilmente raggiungibile di quanto non lo sia per alcuni Comuni dell'Alto Sangro;
la raccolta differenziata dell'organico e delle altre frazioni, tagliando drammaticamente i costi di gestione dei rifiuti, farebbe risparmiare ai Comuni dell'Alto Molise e conseguentemente ai propri cittadini, un bel pacco di soldi consentendo, inoltre, di spendere sul mercato del turismo le certificazioni ambientali che al Nord fanno la fortuna di molte località turistiche, contribuendo a dare un futuro ai giovani. Non ci avevate pensato ? Meglio far demolire un impianto di cui potremmo tutti giovarci. ...Che bravi amministratori...... preferite far morire di paure i vostri amministrati in nome dell'ambiente.....;
Noi siamo qui, al contrario di quanto affermato, alla luce del sole. Si spera che qualcuno degli amministratori molisani, dopo aver letto, venga a trovarci; di nuovo, siamo un impianto pubblico.
Noi non inceneriamo nulla. Il nostro mestiere, se concesso, è di fare concime di buona qualità per agricoltura biologica che, si spera presto, sarà sul mercato. Un'ultima domanda, così, per curiosità: preferite il concime fatto con gli scarti di cucina o quello prodotto dall'industria petrolchimica (del Nord) ? Non so perché, ma scommetterei che è buona la seconda....
Sul piano tecnico, fuor di polemica, le informazioni principali riguardanti la conduzione dell'impianto, aggiornate, sono le seguenti:
Autorizzazione Integrata Ambientale n.126/113 del 30 Giugno 2009, rilasciata dalla Regione Abruzzo alla Comunità Montana Alto Sangro ed Altopiano delle Cinquemiglia, titolare e proprietario dell'Impianto;
5 ottobre 2010: in base all'A.I.A./2009 viene dismessa la lavorazione di rifiuti indifferenziati e viene avviata definitivamente la lavorazione del solo umido da raccolta differenziata porta a porta, contraddistinto dal CER 20 01 08 finalizzato alla produzione di compost di qualità a marchio Abruzzo-C.I.C.;
in pari data è iniziata, presso l'impianto, l'attività di trasferenza dell'indifferenziato dei tredici Comuni della C.M. che, non potendo più essere trattato “in loco”, viene avviato ad impianti autorizzati per tali rifiuti ( ACIAM-Aielli e COGESA-Sulmona);
30 Novembre 2010 ; a seguito di precipitazioni eccezionali fuoriscita di modeste quantità di percolato dalla discarica, denunciato dall'AltoSangroAmbiente Srl con apposite comunicazioni agli Enti preposti, come di norma. A seguito di tale evento si sono disposte , di concerto con gli Enti di controllo le campagne di monitoraggio per verificare il rientro dei parametri entro limiti di norma. Procedimento concluso il 29 giugno 2011.
Marzo 2011: Fermo tecnico per rifacimento delle parti interne in acciaio del cilindro bio-digestore; ripresa attività 29 Giugno 2011.
Come detto, l'impianto lavora ormai solo ed esclusivamente CER 20 01 08, rifiuto selezionato con modesto contenuto di materie non compostabili (secondo la legge regionale abruzzese max.15%), raccolto in contenitori compostabili in “mater-B”, con la seguente modalità operativa: nel caso in cui, dai controlli effettuati su ogni mezzo conferitore, risultasse un contenuto di MNC nel rifiuto maggiore del 15% in peso del campione, il carico viene qualificato come indifferenziato e rifiutato.
Ritenendo, fuori di polemica, di aver fatto chiarezza su molte delle osservazioni evidenziate, la scrivente è a disposizione per ogni chiarimento, visione dell’impianto e dei dati in possesso, come già rappresentato a tutte le amministrazioni dei comuni limitrofi. La migliore forma di controllo è quello di chiedere. Il gestore non ha nulla da nascondere, gli atti in suo possesso sono pubblici, tanto più quelli in materia ambientale in considerazione che parliamo della salute dei cittadini e dell’ambiente in cui essi vivono.
Ci venga a trovare, sarà nostra cura darle tutto il sostegno possibile e tutte le informazioni in nostro possesso, ma non possiamo accettare la denigrazione e la demagogia: il confronto sì, su questo siamo disponibili, come è sempre stato.
Castel di Sangro Bocche di Forli, li 11.10.2011
Alto Sangro Ambiente Srl
Controreplica:
Gentilissimo Dott.Balzano
La ringrazio per la sua tempestiva quanto esaustiva e dettagliata risposta.
La mia mail rappresenta un tentativo di ingenerare una maggiore trasparenza nei confronti del sito di Bocche di Forli, lungi dall'essere una dettagliata nota sui procedimenti e fasi svolte nel sito di specie.
Il tono, a tratti volutamente provocatorio, ha avuto i risultati sperati, cioè quelli di ottenere delucidazioni direttamente dall'amministrazione del sito.
Noto con piacere i numerosi progetti destinati alle popolazioni dell'Alto Sangro, ad esempio in materia di sensibilizzazione alla raccolta differenziata nelle scuole; sarebbe auspicabile lo svolgimento di tali attività anche nei confronti dei comuni della Provincia di Isernia, ribadisco, coloro i quali, ancorchè con tutte le precauzioni da Voi prese, converrà con me, risultano i più interessati, per non dire colpiti, dal sito. Una maggiore apertura in tal senso sarebbe gradita, forse anche doverosa, insieme ad un maggior coinvolgimento delle popolazioni locali, che, a causa della stessa ignoranza e disinformazioni di cui Lei mi ha tacciato, la pensano allo stesso mio modo.
Dott. Balzano, chi Le ha scritto lo ha fatto con il cuore, più che con ogni altro intento; abito a Milano e dalla terrazza Martini non si sente nessun "odore nauseante" perchè la raccolta differenziata è obbligatoria e i controlli che si fanno sono scrupolosi e le multe comminate ai condomini salatissime.
La ringrazio nuovamente per la disponibilità, Le rinnovo l'augurio sentito, e il consiglio disinteressato, che non sia necessaria una mail sporadica per far giungere la Vostra società sui giornali molisani e Vi invito a comunicare con i giovani amministratori locali di Rionero (un medico!) e Forli del Sannio per diffondere l'immagine etica, professionale e qualificata della Vostra azienda e delle fasi svolte neli sito di Bocche di Forli, sulle quali in attesa di venire a farVi visita, mi vedo costretto a professare un atto di fede.
Saluti
"Qui si gioca con il nostro territorio e la salute dei nostri cittadini, la Regione Abruzzo deve cambiare politica e fermare i lavori."
Bravo Ferdinando! Finalmente delle parola da Sindaco! Ora sì che ragioniamo 😉
Perchè non proporre, in piena estate, una manifestazione di protesta unita ad un'altra decina di comuni? se partissimo con un pullman per ciascun comune, ad occhio e croce saremmo un buon 750 persone... ma la Regione Molise dov'è in tutto questo?
'Il quotidiano del molise' oggi titola così (pag.12):
"Carmosino: siamo allarmati perchè la struttura, sebbene abruzzese, è a pochi metri dal nostro paese"
"Bocche di Forlì, riapre la discarica"
"L’impianto di compostaggio tornerà ad essere attivo entro il mese prossimo"
http://www.quotidianomolise.it/giornale/oggi.pdf
Ma i Rioneresi che non leggono i giornali, sono allarmati?
Grazie Paolè, ma la mia è davvero poca cosa, non è altro che un sassolino lanciato nell'oceano.
Ho aggiornato l'articolo integrandolo con la pagina che ci avevi segnalato, è stato pubblicato online dal sito ufficiale.
Oggi sul giornale La Voce del Molise si torna a parlaredi Bocche di Forli.
Una intera pagina con annessa intervista al ns sindaco.
Il mio commento ... Grazie Adelio ... probabilmente il tuo articolo ha dato una scossa alla coscienza di tanti, me compreso.
purtroppo ancora non è disponibile la pagina online, ma ho trovato un articolo datato 09.02.2011
http://www.lavocenuova.com/Articolo.aspx?Id=427
Già... articolo del 12 Novembre 2010... ed oggi?
Riporto quanto pubblicato su IL TEMPO QUOTIDIANO DEL MOLISE
Quanto percolato, per quanto tempo e fino a che punto l'ambiente è stato compromesso dall'immissione nel fiume Vandrella di liquami provenienti a monte dall'impianto di trattamento di Castel di Sangro? Dal torrente Vandrella, al fiume Vandra fino al Volturno che, si scopre, non riceve veleni solo dal medio tratto in provincia di Caserta e, più giù, fino alla foce di Castel Volturno, putrido ammasso di scarti. Si scopre, invece, che il bacino, il sistema di fiumi delle verdi vallate del Molise, è infetto. Lo è perché un torrente a Bocca di Forli, territorio di Rionero Sannitico, riceve liquidi inquinanti. Acqua altamente sporca quella del Vandrella. Le analisi dell'Arpa Molise non lasciano dubbi e il Corpo forestale dello Stato va avanti nelle sue indagini. La Prefettura di Isernia ha impartito severe direttive: massima attenzione alla salvaguardia e alla salute dei cittadini della Provincia di Isernia. Le squadre sul territorio sono al lavoro. E la puzza spinge proprio in un luogo abbastanza ameno. Colore e odore che fanno pensare subito all'immondizia. Più a monte c'è un impianto di trattamento. Si trova in territorio di Castel di Sangro e, il rapporto rifiuti della Provincia dell'Aquila certifica, riceve immondizia urbana da 13 comuni del comprensorio, tutti abruzzesi. La Forestale di Isernia, coordinata dal comandante Giovanni Potena, segnala tutto alla magistratura di Sulmona e denuncia alla Procura i presunti autori di quei sversamenti. Ora sarà da Sulmona che dovranno ripartire le indagini. Finora è stato accertato che si tratta di liquidi altamente inquinanti, che l'episodio non sarebbe isolato, che l'impianto per scolo naturale riversa in Molise ma che questo scolo, in realtà, non dovrebbe affatto esserci. Questi liquidi tossici in quel fiume non dovevano proprio andarci a finire. Responsabilità e cause. Su questo la magistratura dovrà esprimersi. Anche se le acque, il terreno, le piante, quei veleni li hanno già ricevuti. E qualcuno lo dice da tanto. Cristian Rossi, presidente dell'Adat (Associazione per la difesa dell'ambiente e del tartufo) questi boschi li conosce come le sue tasche perché ci viene con i suoi cani a cercare tartufi. «Il fenomeno l'ho notato già due anni fa e continua in determinati periodi. Circa dieci giorni fa l'acqua del Vandrella si presentava rossastra e schiumosa». Siamo andati a verificare e le foto che pubblichiamo, scattate nel pomeriggio di ieri, sono abbastanza eloquenti. «Il problema, per chi come me è spesso in giro per il territorio, è generale e riguarda l'adeguatezza degli impianti. Finché ci sarà la modalità di scaricare rifiuti nella terra, pur in presenza di rivestimenti a protezione, problemi di questo tipo si riproporranno comunque».
Adelio sono daccordissimo con te.........
Io non sono affatto contratio agli impianti di smaltimento, soprattutto se si occupano di differenziata, ma quando si tratta di percolato che fuoriesce, inquinando di fatto non solo il nostro paese (che già di per sè è grave), ma anzi tutta una valle, sinceramente mi preoccuperei un pelino.
In più, c'è l'aggravante che, sempre di fatto, la discarica si trova "dentro" Rionero (come le famose centrali nucleari posizionate sui confini dello stato), cosa strana e cuoriosa, però, è che Rionero non la utilizza (o mi sono perso qualcosa?)
Non voglio intraprendere una guerra campanilistica, ma i paesi che vengono a scaricare a casa nostra sono "Alfedena, Ateleta, Barrea, Bisegna, Castel di Sangro, Civitella Alfedena, Opi, Pescasseroli, Pescocostanzo, Rivisondoli, Roccaraso, Scontrone e Villetta Barrea" (fonte articolo di Ronin) ... mi sembra paradossale, tutto qui.
Ovvio a dire , bisogna essere in regola con gli impianti e la sicurezza. me quercia
Ogni paese civile ha una discarica , una raccolta possibilmente differenziata, un' impianto di smaltimento e/o recupero e riciclo, è ridicolo pensare di opporsi , sarebbe come dire non teniamo il secchio della spazzatura in casa ed andiamo a rovesciarlo dal vicino , che ovviamente più intelligente di noi, poi si fa pagare, ci fa lo smaltimento , e ci fa lavorare la gente di casa sua ... me quercia
Ma nel 2011 c'è ancora gente di rionero che pende dalla labbra di un ciummo???
Svegliaaaaaa! Quando c'era da fermare la discarica dov'era il "grande politico illuminato"???
La discarica di Bocche di Forli è andata avanti a colpi di proroghe da parte di Stefania Pezzopane (Presidente della Provincia dell’Aquila).
La discarica di Bocche di Forli è salva per la terza volta consecutiva. (dicembre 2007).
http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=9285&Itemid=2
Nel 2009 la società che gestisce la discarica ha ottenuto non senza qualche difficoltà, il rilascio A.I.A. ( Autorizzazione Integrata Ambientale) con Decreto di Giunta della Regione Abruzzo n. 310 del 29 Giugno 2009. http://bura.regione.abruzzo.it/nuovo2/singolodoc.aspx?link=sm_file_031978.htm
Il rilascio dell’A.I.A. è stato disposto insieme all’obbligo di adeguamento della discarica.
In particolare:
1) l’istallazione di un misuratore di livello nel pozzo di estrazione del percolato;
2) certificati analitici delle acque di scarico del depuratore;
3) dati dei flussi di compost prodotto;
4) garanzie di controllo dei fenomeni di tracimazione delle acque attraverso la realizzazione di sistemi adeguati.
Esito verifica ARTA al 15.08.2010: discarica non adeguata!
http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/ORRRappAnn/RapportoSmaltimento_ago2010.pdf
(Pag. 13).
Gennaio 2011.
La discarica è ormai satura e il gestore (A.S.A. di Castel di Sangro) doveva presentare un progetto di ristrutturazione complessivo dell’impianto entro il mese di giugno del 2010. http://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/docs/impGestRifiuti/Presentazione_24Nov2010_DEF.pdf
Dal gennaio 2011 la discarica può accettare solo l’umido.
http://www.ecodelsangro.it/?p=4541
Dall’intervista all’Ing. Balzano emerge che la discarica di Bocche di Forli stà chiudendo e che rimarranno aperti “piccoli volumi residui” almeno fino al 2014 (data di scadenza dell’A.I.A.).
L’inquinamento della vandrella per Balzano è dovuta all’eccesso di precipitazioni piovose specie quelle del mese di novembre dove in un solo giorno sono caduti 53mm di pioggia. A seguito di queste “eccezionali” piogge si sarebbero verificati perdite di percolato dall’invaso della discarica.
Dalle foto di Adelio si vedono dei pozzetti con dei tubi a valle della discarica.
Potrebbe trattarsi di Pozzetti piezometrici che consentono di controllare l’acqua sotterranea e scoprire eventuali danni alle geomembrane che comporterebbe una fuoriuscita di percolato con conseguente inquinamento del suolo e delle acque sottostanti il sito.
Per quanto riguarda il tasso di pioggia rilevato per castel di sangro questi sono i dati per l’anno 2009 e per l’anno 2010 (fino al mese di agosto).
Anno - mese - tot.rain -max day
2009 1 143.5 23
2009 2 42.7 12.7
2009 3 124.7 23.1
2009 4 86.6 9.8
2009 5 6.1 2.0
2009 6 2.0 0.8
2009 7 14.7 9.1
2009 8 13.0 4.6
2009 9 51.6 21.1
2009 10 66.8 33.8
2009 11 89.4 18.8
2009 12 155.4 33.5
http://www.castellometeo.altervista.org/NOAAPRYR.TXT
Anno - mese - tot.rain -max day
2010 1 128.8 27.2
2010 2 115.6 23.6
2010 3 82.8 27.2
2010 4 57.2 15.7
2010 5 22.4 9.4
2010 6 0.8 0.3
2010 7 27.2 6.9
2010 8 18.8 17.5
http://www.castellometeo.altervista.org/NOAAYR.TXT
In attesa di conoscere le decisioni della magistratura di Sulmona è il caso di continuare a monitorare la situazione della discarica su quello che sarà il cosiddetto progetto di “revamping” messo in atto dai gestori, sulle condizioni della geomembrana dell’invaso che potrebbe risultare danneggiata, e sull’evolversi dell’inquinamento della Vandrella.
Sarebbe interessante anche avere i dati pluviometrici di Castel di Sangro da settembre a dicembre 2010 per capire se effettivamente ci sono state anomalie nelle precipitazioni.
(Ronin)
Parlando con Ciummo mi è stato riferito che la discarica aveva "una scadenza" e che, se non è già volta al termine, è prossima alla fatidica data.
Si potrebbe agire anche in tal senso.
internet and multimedia
"abbiamo un vantaggio…vediamo di sfruttarlo" : sarebbe Internet?
Anna, ti chiedo scusa se la mia frase poteva risultare offensiva, non era questo il senso.
Io credo che la Politica sia al servizio del cittadino, non viceversa. E proprio in quest'ottica era da cogliere il senso dell'espressione infelice, sorry.
I media minimizzano... ovvio, ci vengono a scaricare loro a casa nostra...
Attualmente non sono a Rionero, ma cercherò di informarmi un pò meglio sulla questione. Ade, come ho scritto, non vorrei che il caso venisse strumentalizzato a fini propagandistici e non sarò di certo io a farlo, mi sono sentita un pò offesa da questa frase "Alla fine, chi abbraccia problematiche locali, viene sempre ricompensato al momento dei voti", non è questo il modo in cui intendo fare politica io, ovvero non faccio le cose per averne un tornaconto personale e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Cmq mi sembra di capire che la questione è più grave del previsto... i media che minimizzano un rischio ambientale non staranno forse coprendo qualcuno?
Anna F.
Su quotidiano telematico Eco del Sangro c'è un video recente:
http://www.ecodelsangro.it/?p=10486
dove il problema dell'inquinamento rilevato nella vandrella viene minimizzato dagli stessi autori del servizio "il caso è stato ingigantito dai media...la realtà è meno drammatica del previsto", queste le parole usate a lato del servizio.
Le cause della fuoriuscita di percolato viene attribuita dal direttore dell'Alto Sangro Ambiente, alle precipitazioni piovose che nell'autunno 2010 sono state più abbondanti del solito secondo i dati della centralina posizionata presso la discarica di bocche di forli,
http://www.altosangroambiente.it/2010.html (i dati disponibili sono fermi al marzo 2010).
Siamo davanti al tentativo di smontare qualsiasi ipotesi di inquinamento nello stile già visto in passato quando si tentò di creare un movimento popolare che impedisse la realizzazione della discrica.
Oggi però abbiamo un vantaggio...vediamo di sfruttarlo!
Grazie Anna, in realtà eravamo in 4, quindi i complimenti li estendo ; )
Il fatto è che mi sembra tutto così assurdo.
Esistono tanti di quei problemi che ci si potrebbe scrivere un libro, eppure ci ritroviamo sempre a discutere sulle medesime problematiche... faccio fatica a capire.
Tu, da personaggio politico, non potresti fare pressione? Alla fine, chi abbraccia problematiche locali, viene sempre ricompensato al momento dei voti
Adelio complimenti per il lavoro, non tutti si sarebbero addentrati in un bosco nei pressi di una discarica!
Da quello che vedo la situazione è a dir poco preoccupante e come te mi auguro che venga fatta chiarezza al più presto. Gli organi di informazione hanno dimenticato l'accaduto e si sa che se l'opinione pubblica non fa pressione, i vari amministratori locali non si fanno carico di un problema che al momento pare non suscitare eccessivi clamori... spero che le tue foto vengano riprese dai quotidiani in modo da riaccendere i riflettori sulla questione evitando però inutili strumentalizzazioni da parte di quei politici che amano mettersi in mostra! Cmq ancora bravo
Anna Frabotta