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Posted 17 giugno 2012 by Adelio Fioritto in News
 
 

Emergenza Terremoto : ” La salute c’è e anche la voglia di ricominciare “


Un gruppo di Rioneresi , che avrei il piacere di definire “delegazione” , si sono recati presso i centri terremotati per svolgere un duplice funzione di aiuto : portar loro beni di prima necessità e ritirare diverse forme di formaggio avendo raccolto diversi ordinativi da Rionero, Carovilli, Vastogirardi e Sant’Elena.

L’iniziativa, realizzatasi grazie alla Protezione Civile di Rionero Sannitico, ha visto anche la partecipazione di alcuni civili in forma di supporto ed aiuto.

Un caro e sincero ringraziamento ad Arnaldo Rossi, Mauro Di Franco, Anna Frabotta ed Adriano Fioritto.

di Adelio Fioritto

 

Segue articolo di Anna Frabotta

“La salute c’è e anche la voglia di ricominciare”, ci accoglie così Nello (molisano, ma da un vita in Emilia) al nostro arrivo a Rovereto sulla Secchia mentre ci racconta che aveva da poco comprato casa e che sta ancora pagando il mutuo.

Nei suoi occhi è visibile la disperazione e la paura per quei pochi attimi che hanno stravolto la sua vita e quella di molti altri per sempre.

Senza una casa, in una tenda rotta con giornate che alternano sole e 30° all’ombra a piogge torrenziali, ve la immaginate voi una vita così? Eppure c’è chi con questo incubo ci convive ormai da diverse settimane e c’è anche chi, come Nello e la sua famiglia, è stato lasciato solo: “qui a Rovereto se non fosse per i volontari come voi non avremmo niente, lo Stato non è arrivato, anche l’amministrazione locale non si è fatta viva, la gente di qua non ci aiuta, sono quelli da fuori che danno una mano”, ci spiega Nello mentre ci mostra una tendopoli “fai da te” costruita con i vicini di casa.

La situazione non è delle migliore, ma il sorriso sulle labbra e la voglia di andare avanti è più forte.

I bambini impazienti vogliono vedere i giocattoli che abbiamo portato per loro, così scarichiamo il furgone. Non appena trovo la scatola dei giochi gliela porto, i sorrisi che ho ricevuto in cambio me li porterò sempre nel cuore insieme alla collana che Katia, la bimba di Nello, mi regala come segno di gratitudine. Intanto il tempo stringe e siamo costretti a salutare tutti e a rimetterci in viaggio. La prossima tappa sarà un caseificio, gli abitanti di Rionero, Carovilli, Vastogirardi e Sant’Elena (sono questi i paesi che hanno promosso la raccolta di beni dopo aver saputo che Rovereto era stato lasciato solo dalle autorità competenti) hanno infatti raccolto soldi per acquistare delle forme di Parmigiano Reggiano per aiutare a superare l’emergenza.

L’accoglienza al caseificio non è delle migliori (ho la sensazione che il nostro accento del sud abbia influito parecchio), la fila è lunga e il proprietario prova a barare sul peso delle forme, si decide così di andare alla ricerca di un altro caseificio e finiamo in un paese vicino Reggi Emilia, anche qui i danni che il terremoto ha creato al parmigiano sono ben visibili. Dopo qualche piccolo imprevisto riusciamo a ripartire con il furgone che puzza un po’ di formaggio, ma anche con un nuovo bagaglio ricco di ricordi ed emozioni.

Un grazie particolare va alla famiglia di Nello e ai suoi vicini di Avellino che ci hanno accolto con gioia e gratitudine (un po’ più freddi invece gli altri vicini emiliani che non ci hanno nemmeno salutati, sarà stato per orgoglio?).

Un grazie anche ad Arnaldo, Mauro e Adriano… è stato bello sentirsi utili, anche se per poco.

nb. altre foto potete trovarle sulla mia pagina facebbok 

di Anna Frabotta

 

 
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Adelio Fioritto