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Posted 14 luglio 2012 by Adelio Fioritto in News
 
 

… e se si cade nella rete del ragno…


Taluni dicevano di non scrivere, altri di non fomentare inutili questioni, ma il finto segreto di pulcinella palesatosi con enorme maestria sui maggiori quotidiani locali ormai non è più tale ed il nascondersi non apporterebbe giovamento alcuno.

Che il Comune di Rionero Sannitico fosse in crisi economica è cosa risaputa, ma che lo fosse anche da un punto di vista politico è certo cosa nuova, almeno per noi che non lo viviamo nel quotidiano.

Tuttavia, anche i più ignari riuscirebbero a comprende bene di come il nostro paese sia divenuto terreno di scontro di giochi di potere – o presunti tali – ben al di là di ciò che è di nostra competenza o di interesse.

Devo riconoscere ad un paio di persone la capacità di essere riusciti a mettere in crisi coloro che avevano resistito con innegabile caparbietà ad un dissesto finanziario, svariate segnalazioni al Prefetto, ricorsi al TAR, aumenti delle tasse, approvazioni di bilancio e via discorrendo, punti e questioni che con molta probabilità avrebbero messo in ginocchio anche i politici più navigati, ma il gruppo è sempre stato forte e coeso e con voce univoca è sempre stato in grado di respingere con determinazione simili attacchi.

Su cosa allora si è riusciti a far leva per attecchire la maggioranza politica comunale? Se questioni numeriche dettate dalle ultime elezioni regionali? Forse.  Sul possibile ricambio di cariche tanto acclamate in campagna elettorali e mai attuate? Può darsi. Ciò che non torna, tuttavia, sono i tempi.

Io credo che questa operazione sia riuscita a far leva in un qualcosa di ben più profondo e decisamente importante, credo che qualcuno si sia divertito a scavare dentro l’animo umano ed abbia fatto vibrare corde tanto delicate quanto assolutamente legittime quali : orgoglio, ambizione, aspettative passate e prospettive future.

Tutti hanno pari opportunità e pari diritti, così com’è legittimo – e lo ribadisco – tendere sempre ad un quid pluris che ci stimoli, ci sproni, ci aiuti ad immaginarci ed a lavorare affinché lo si possa diventare, ma ciò che vi chiedo è se sia questo il caso.

Analizzando la questione, così per spendere due secondi di tempo insieme, ci sono state dicevo almeno un paio di persone che sono riuscite – coadiuvate assolutamente anche dalla sorte – a tessere un rete importante di connessione di protetti e protettori tale per cui, qualsiasi cosa accada oggi, potranno dire di esserne usciti assolutamente “vincitori” ed uso il virgolettato per un motivo molto semplice che spiegherò in seguito.

Tale manovra, degna di un ragno che tesse la propria trama, vede quali attori protagonisti un assessore regionale ed un consigliere di minoranza comunale che d’ora in avanti accrescerà il proprio consenso personale sebbene immagino i risultati regionali non siano stati tutta farina del suo sacco, ma qualcuno non si faccia troppe illusioni: il referente locale per tale assessore, a Rionero, c’è già ed è già stato scelto.

Nulla da obiettare, anzi, gli riconosco la capacità di essere riuscito lì dove diversi avvocati hanno fallito, ma il punto che mi preme toccare è un altro: siamo sicuri che sia questo lo scenario migliore che si ha da offrire a Rionero? E quando cito Rionero, ovviamente, mi riferisco anche a tutte le frazioni.

Perché ammesso e non concesso che ci possano ancora essere promesse e favoritismi di sorta, non posso far altro che pensare ad un vecchio detto che recitava pressappoco così : “pagare moneta, vedere cammello”, nel caso specifico la frase deve essere letta in maniera speculare.

Inutile girarci attorno, trattasi del vecchio e triste voto di scambio, né più, né meno, che genera clientelismo ed uccide la Politica.

Allora oggi, sulle spalle di tutti i consiglieri comunali, non grava solo la responsabilità oggettiva di una scelta politica che detterà, nel bene o nel male, le sorti di questa amministrazione comunale, ma anche e forse soprattutto quella morale e civile di una popolazione che, dopo aver ascoltato tanti bei discorsi contornati  dai più buoni propositi, assiste all’ennesima presa in considerazione nell’adozione di vecchie logiche da essi stessi condannate chinando il capo ai soliti vecchi meccanismi della più becera politica possibile.

Se così stanno le cose, lasciando sempre uno spiraglio di luce alla speranza, che non ci si lamenti poi del tasso di assenteismo o del voto di protesta, del giovane che recita “sono tutti uguali” o dell’anziano rassegnato che assiste con la massima indifferenza all’accaduto, ben abituato a simili dinamiche: rapportate un paesello di milleduecento anime al governo centrale romano e traetene le dovute conclusioni.

Altra domanda alla quale di norma si tenta di dare risposta è : Chi ne trae beneficio?

Il consigliere di minoranza certamente ne esce fortificato e non certo del tutto per merito suo, l’assessore regionale fa il suo gioco tentando di accrescere di visibilità in una situazione in cui, con molta probabilità, si creeranno spazi infiniti all’interno dello scenario politico regionale, gli unici che ne usciranno sconfitti sono proprio gli amministratori locali che, messi in ginocchio, non solo dimostrano una debolezza estrema alla prima vera ingerenza politica esterna – e questo danneggia tutte le forze rioneresi per credibilità, non solo i protagonisti nella fattispecie –  ma anche una sorprendente ingenuità e genuinità al contempo grazie alla quale sono inceppati ad un primo vero attacco di logica politica.

Prima avevo utilizzato il virgolettato sul termine “vincitori” perché è palese ed è sotto gli occhi di tutti di come, da questa situazione, non ci sia neppure un vincitore: la politica persiste la sua corsa con la “p” minuscola, il nuovo che avanza è del tutto simile se non uguale al vecchio che dovrebbe essere surclassato, l’amministrazione comunale mostra uno strappo difficilmente gestibile se non tramite altre logiche “politiche” e la cittadinanza assiste, per l’ennesima volta, all’ennesimo scenario “politico”.

Peccato, questa volta davvero Peccato.

di Adelio Fioritto

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Adelio Fioritto