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Posted 28 maggio 2014 by Ferdinando Carmosino in News
 
 

Il 25 Maggio ho perso anch’io !

Ferdinando Carmosino
Ferdinando Carmosino

Riflessione a tre giorni dal voto. E’ a tutti noto il mio appoggio per Giuseppe Fioritto, persona che stimo da sempre, con la quale ho avuto anche qualche divergenza politica (in occasione delle elezioni regionali del 2001), ma sempre con il reciproco rispetto che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto umano. Peppe è riuscito nell’impresa più difficile nella quale molti si cimentano ogni cinque anni, ha formato una squadra! Sappiamo tutti che nel nostro paesello è sempre più arduo trovare 10 persone eterogenee, combinarle insieme e farle scendere in campo, senza molto allenamento. Il suo indiscusso carisma, la sua preparazione, il suo calore, hanno consentito a vecchi e nuovi amici di stare insieme, di sicuro c’era qualche lacuna ma non dimentichiamo che la “lista perfetta” non esiste. Il mio appoggio incondizionato (anche attraverso la continuità con la presenza del mio vicesindaco) c’è stato, lui non ha vinto perché il popolo sovrano ha scelto Tonino e anch’io ho perso. E anche se avessi deciso di provare a continuare la mia esperienza di primo cittadino avrei quasi sicuramente perso.

Dopo una vittoria netta nel 2009, la mia maggioranza si è lentamente sgretolata sino ad arrivare alla fine con pochissime unità. Di sicuro il principale responsabile sono io che ho commesso l’errore di provare a tenere il gruppo sempre saldo e compatto, sicuro di ritrovare in ciascuno di noi lo stesso filo conduttore che ci aveva uniti nel 2009 e che non si sarebbe spezzato fino alla fine del mandato. Mi sbagliavo. Ma di certo alla mia maggioranza deve essere riconosciuto il merito di aver camminato da sola, senza nessuno che muovesse i fili come qualcuno temeva e qualcun altro sperava.

Durante uno degli ultimi consigli comunali ho preso nettamente la distanze da quello da me definito il “Metodo Rossi” con il quale Arnaldo fa la sua politica in maniera diametralmente opposta al mio tentativo di farla. Arnaldo ha ottenuto 93 preferenze, ha vinto lui. Tonino è consapevole che le nostre divergenze politiche non porteranno mai ad una strada di incontro. Tonino ha ottenuto 407 voti, ha vinto lui. La definizione più recente, politicamente parlando, mi indica come un “lattante con la cravatta”. Alla luce di questi numeri lo sono. Tonino e Arnaldo (mi riferisco principalmente a loro perché consiglieri durante il mio mandato) sanno benissimo che sarò sempre un loro avversario politico, non potrò mai far parte di uno schieramento politico con loro, siamo troppo diversi. Ma a loro e a tutto il resto del gruppo auguro un buon lavoro, promettendo di essere sempre vigile ad attento sull’operato del nuovo Consiglio. Cinque anni alla guida di un paese come Rionero ti formano molto politicamente, entri nei tecnicismi dei bilanci, delle delibere e determine, degli impegni di spesa, ma capisci anche che il modo di interagire con i cittadini è completamente diverso da amministratore rispetto al ruolo di amico o medico. Io resto a Rionero, sarò sempre presente e, se sarà necessario, anche politicamente. Diventi più forte soprattutto nei confronti di chi ti calunnia. Qualcuno estraneo alla tornata elettorale mi ha detto che a me tanto non importa più nulla perché ormai ho trovato il “Posto a Castello”. Premesso che dopo 17 anni dalla laurea sono ancora “precario” e vado avanti con avvisi a sei mesi, voglio ribadire che non credo sia giusto giudicare la vita degli altri, non lo faccio mai perché, parafrasando “Radio freccia” non posso sapere un bel nulla della vita degli altri.

Distinguo sempre la politica dall’amicizia, posso essere avversario per tutta la vita di un politico locale ma non è escluso che si possa essere almeno buoni amici. Se i valori morali di qualcuno non mi piacciono non esito a riferire ciò che penso. Accetto tutte le critiche politiche nei miei confronti, ma non mi sta bene che venga attaccata, senza motivo, la mia famiglia. Adoro discutere anche animatamente, chiedendo anche scusa se necessario, con chi ti rispetta ed è pronto ad ammettere una colpa, sono stanco di parlare con professori che sono convinti di non sbagliare mai. Apprezzo chi si mette in gioco, scende in campo, si confronta con l’elettorato e incassa bene la sconfitta, continuo a non capire chi dice che va sempre tutto male ma non partecipa minimamente ad una possibile ripresa. Nella mia ex stanza di Sindaco ho lasciato il computer con tutti i file di cinque anni, qualcuno si è meravigliato pensando che lo resettassi prima del congedo, problemi suoi, io non ho niente da nascondere. Mi piace sempre firmare ciò che scrivo ma non sono nessuno per giudicare chi si nasconde dietro un anonimato. Alcuni di questi anonimi dicono che io sia stato un pessimo Sindaco, mi sta bene ma preferisco leggere i messaggi (alcuni anche inaspettati) di chi mi ha ringraziato per il mio operato.

E’ stato un vero onore per me essere il Sindaco del mio adorato paese per cinque anni. Un’esperienza bellissima che va vissuta con tutto il cuore… in bocca al lupo al mio eterno avversario Tonino!

Ferdinando Carmosino

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