Piccola riflessione sulla “politica” rionerese
Un tempo Rionero era diviso da due fazioni atte alla salvaguardia/diffusione del proprio ideale politico. Venuta meno la forza dei “Grandi Partiti”, tale spaccatura è rimasta trasformandosi da contrapposizione ideologica ad astio personale, portandoci nella situazione di stallo che tutti noi conosciamo benissimo.
Nel corso degli ultimi anni, è sempre stato detto che:
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il paese era diviso in due schieramenti, più sociali che politici
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chiunque andava ad amministrare rendeva ancora più forte tale spaccatura
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bisognava superare una tale limitazione
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era necessaria una riunificazione del paese per il bene comune
Chi si è presentato alle scorse elezioni, aveva ben chiaro in mente ciò che questo comportava.
Il popolo ha votato chi meglio, secondo coscienza, avrebbe potuto riaprire quel dialogo andato perduto nel corso degli anni. Non si è discusso di politiche nazionali, bensì di politiche sociali e si è supposto che volti nuovi e relativamente giovani potessero prendere di petto una simile situazione.
La loro “inesperienza” se da una parte poteva destare preoccupazione dall’altra li rendeva ancor più forti essendo “incontaminati” dai giochi politici a cui siamo stati abituati ad assistere, guadagnandosi la fiducia degli elettori che a gran voce chiedeva, ed ora pretende, che a Rionero si effettui una svolta necessaria.
Ciò che è stato detto verbalmente a Giugno, ora bisogna concretizzarlo coi fatti.
Sappiamo che non sarà facile, sappiamo che richiederà del tempo, ma qualcuno dovrà pur fare il primo passo deponendo l’ascia di guerra. Sarà altrettanto inevitabile che si subisca qualche colpo prima che il proprio “avversario” comprenda appieno le buone intenzioni, ma credo sia un aspetto sacrificabile nell’ottica di un riavvicinamento collettivo.
Non potrà esserci svolta a Rionero se non si effettuerà il passaggio cruciale da una “politica vecchia” a una “politica nuova” fatta di dialoghi e d’incontri.
Non potrà esserci futuro per il nostro Comune se non si metteranno da parte rancori personali dando per primi il buon esempio.
Il tempo della campagna elettorale è finito… se non si cambia regime, finirà anche il tempo per il “Comune di Rionero Sannitico”.
Adelio ha evidenziato correttamente alcune delle preoccupanti questioni che stanno precipitando la comunità nel baratro.
In nome della trasparenza e dell'interesse generale, vorrei invitare consiglieri di maggioranza e opposizione a iniziare a dialogare con il "popolo della rete", nessuno quì vi vuole processare, se ci sono stati fraintendimenti e qualcuno porta rancore è il caso di chiarirsi.
Sbagliato chiudersi in trincea in preda alla sindrome di accerchiamento.
Oggi è tempo di iniziare a discutere sulle questioni concrete!
L'ora delle strategie elettorali è finita!
Qui troverete gente pronta ad aiutare e a dare suggerimenti costruttivi.
DISCUTIAMO LEALMENTE E A VISO APERTO!
Credo che quel tempo sia ormai giunto e ho davvero paura che ci si stia avvicinando sempre troppo a quel "punto di non ritorno".
Se ciò non viene compreso, di qui a 10 anni non esisterà più neppure il Comune di Rionero Sannitico (quindi addio belle e care elezioni, addio cari e vecchi sindaci/consiglieri).
Ciò che facciamo oggi si protrae negli anni, abbiamo un Comune con un dissesto pauroso, capacità imprenditoriali nulle, tasso di disoccupazione elevato, turismo poco proficuo per le casse locali, chi deve pensare ad un futuro pianifica lì dove c'è prospettiva.
Prospettiva significa impegno e capacità di riuscire a guardare oltre che all'immediato, a lungo termine.
Oggi paghiamo anni di cattiva gestione, oggi sentiamo il peso di vecchi rancori, anche riuscendo a lavorare degnamente i frutti riusciremmo a coglierli solo tra diversi anni, ma è necessario che ciò avvenga, altrimenti sarà troppo tardi e ci ritroveremo con tanti "se" e tanti "ma".
Credo che siamo ancora troppo lontani dal depositare l'ascia di guerra (guerra per cosa poi? io neanche lo so perchè probabilmente quando tutto è iniziato ero una bambina!) e la riunione della pro loco (scusate se ci ritorno ancora) lo ha domostrato! Non sto parlando dell'amministrazione del paese, ma di semplici cittadini pronti a dar contro con tutte le prorie forze a chiunque mostrasse un pensiero diverso (o a tutti coloro che potevano aver votato per la lista di Minichiello)... che dire! i dissapori non muoiono mai, o almeno non lo faranno finchè determinate persone non cambieranno (e temo che ne passerà di acqua sotto i ponti)!!!