La discarica di Tufo Colonico di Isernia
Per diritto di cronoca, ripropongo un video inerente la discarica di Tufo Colonico che in questi ultimi giorni sta facendo discutere.
Con molta probabilità si verificano delle irregolarità nella gestione di alcune ecoballe, tanto da mobilitare “una delegazione di politici del centro sinistra” e l’associazione Adat affinchè venga fatta chiarezza.
Ciò di cui si preoccupa maggiornamente è di come venga inquinato il nostro territorio per mezzo del fiume Vandra che riceve gli scarichi da ben tre discariche: “quella di Castel di Sangro il cui percolato si riversa nel torrente Vandrella, quella di Tufo Colonico e la ex discarica di Isernia in località Fosso della Civetta”.
Citazioni reperite da NuovoMolise
Link: http://www.nuovomolise.net/e_view.asp?E=12147&S=1&C=3&G=9
Dal portale Indymedia
http://piemonte.indymedia.org/article/12636
RINA VS Indymedia
Probabilmente all’Ing. Ugo Salerno noi non andiamo a genio.
Peccato perché l’ultima lettera che lui ha scritto a noi c’è piaciuta molto. Davvero caRINA.
In una missiva inviata qualche giorno fa all’amico Paolo Clerici, Ugo Salerno appalesa tutto il suo disagio. Per chi non ne fosse edotto l’Ing. Salerno, prima di ricoprire l’attuale incarico di Amministratore Delegato RINA S.p.A., è stato per anni dirigente del Gruppo Coeclerici. Scrive l’ingegnere navale napoletano:
“Egr. Dott. Paolo Clerici, Presidente Coeclerici. Come d’accordo Ti invio in allegato bozza della “Lettera di Intenti” che in questi giorni stiamo perfezionando con il Dott. Luigi De Filippi. Appena ho un attimo di tempo vorrei metterTi al corrente delle iniziative assunte in relazione agli articoli apparsi sul sito Indymedia. La Procura comunque sta indagando anche in relazione ad esposti di Vincenzo Roppo e Giovanni Berneschi. Per quanto sopra io riterrei di estrema importanza un Tuo autorevole interessamento. Mentre rimango a Tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed in attesa di una Tua comunicazione in merito, è gradita l’occasione per porgerTi i miei migliori saluti. Ugo Salerno. Amministratore Delegato RINA SpA”.
Le domande sarebbero molteplici. Permetteteci però di formularne almeno una. Se in una Scrittura Privata (qual’è una “Lettera di Intenti”) s’esplica una cd “clausola di riservatezza” (ovverosia quella formula che prescrive che gli accordi tra le Parti non vadano comunicati a terzi) perché Ugo Salerno sottopone una copia della “Lettera di Intenti” a Paolo Clerici?
Ci sarebbero tutti gli ingredienti per un bel film partenoepeo. Il protagonista principale è nu guaglione di Napoli, che però si chiama “Salerno”. Sigla una scrittura privata con De Filippi (aahhh il grande Eduardo…). L’atto è confidenziale, ma neanche tanto perché poi ne dà notizia ad altri estranei. Solo che lui non ne sa niente perché trattasi di cosa che dirà di non aver mai scritto. Infine entra in scena ‘o malamente - nelle sceneggiate di Mario Merola è il cattivo di turno - loschi figuri che ce l’hanno col protagonista (nella fattispecie i servizi segreti italiani e anche bulgari). Proprio in estremo subordine se proprio dovesse averla scritta isso l’ha sicuramente fatto a sua totale insaputa (che c’è di strano c’è anche gente che ha acquistato casa a sua insaputa). E c’è da credergli, perché Ugo non è nu sciantoso cugnizzo qualsiasi. Isso è in coppa a RINA la più importante azienda di certificazione italiana (per il tributo leggi oltre).
Proprio una bella sceneggiata napoletana: “Io ti conosco mascheRINA”. Altro che ‘O Zappatore’.
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R.I.N.A. Background: R.I.N.A SpA è una grande e prestigiosa istituzione da 150 anni al servizio del mondo industriale e della collettività. Il RINA è una delle più antiche società di classificazione e di certificazione al mondo (fondato a Genova nel lontano 1861) e nasce principalmente per servire le esigenze del mondo marittimo, ma progressivamente amplia i suoi campi di attività a 360 gradi diventando una società multinazionale. Il RINA attualmente non opera più esclusivamente in ambito shipping ma anche nei settori dell’energia, dei trasporti, della logistica, della sicurezza, della qualità, della responsabilità sociale, ed ultimamente anche dell’Ambiente. Oggi il RINA mette a disposizione la sua esperienza e competenza attraverso un’ampia offerta di servizi tesi ad aiutare l’industria e la comunità nonché a migliorare le attività e la qualità della vita.
Purtroppo però, del marchio di qualità che RINA conferisce qualcuno ne profitta facendosene schermo per inquinare meglio e deturpare indisturbatamente l’ambiente (con grande gioia delle mafie, ecomafie e della criminalità organizzata). La malavita da sempra adora operare con parvenze di legittimità/legalità. Vedi il caso della società Smaltimenti SUD S.r.l., azienda messa sotto accusa per smaltimenti illeciti effettuati nella discarica di Tufo Colonico (Isernia - Molise). Un ecomostro, ahinoi, “certificato proprio dal RINA”, tra l’altro (unica) azienda certificata in Molise per l’eco-trattamento dei rifiuti tecnologici, che risulta abbia disperso nell’ambiente - senza alcuna protezione della falda - tonnellate di batterie esauste (niente di peggio che il piombo e il mercurio che hanno tempi di decadenza mostruosi), nonché composti chimici, detersivi, rifiuti speciali e tossici, veleni, sostanze radioattive, scaricando il micidiale percolato nel fiume e nella falda acquifera, con tutte le gravi e conseguenti compromissioni di tipo ambientale. Smaltimenti Sud, come detto, oltre ad essere un’azienda certificata RINA è stata insignita anche della certificazione EMAS (acronimo di EcoManagement and Audit Scheme) massimo riconoscimento della Comunità Europea nell’ambito della certificazione ambientale. Come dare marchio DOC a chi adultera il vino col metanolo, o insignire del Premio Nobel per la Pace i più sanguinari dittatori africani. Non è un caso che il 10 settembre 2010 l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Servizio Interdipartimentale per le Certificazioni Ambientali) abbia inviato alla società genovese Rina Services Spa una sferzante missiva chiedendo chiarimenti sulle certificazioni concesse a Smaltimenti SUD (vedi documento allegato). Rina Services è società interamente controllata da RINA Spa (amministratore delegato di Rina Service è sempre l’inossidabile ing. Ugo Salerno). Naturalmente in questo caso, pare si siano attestati rigorosi requisiti di rispetto e qualità ambientali che nessuno ha poi mai controllato (e sti qui di Smaltimenti Sud è fior di decenni che inquinano e fanno ste porcate mica da ieri). Si sa i controlli e le verifiche costano. Anche le certificazioni se è per questo (e fior di quattrini). Ottimi business entrambi (sia le certificazioni che gli smaltimenti illegali). Ma di criminali ambientali “certificati” che maRINAno sistematicamente la legalità e se ne impippano dell’ambiente ce né tantissimi altri mica solo sti galantuomini di Smaltimenti Sud. C’è ad esempio un’azienda genovese di smaltimento rifiuti T/N che trasporta di frodo scorie nucleari della Centrale termonucleare Enel di Caorso in container, su è giù in giro per lo stivale. Molte scorie son transitate sino al porto di Genova, in attesa di qualche carretta del mare da poter affondare nel mediterraneo o da sbolognare a qualche paese africano. Giustamente ognuno esporta il bel “Made in Italy” che c’ha (bel “Made in Italy criminale”). Parliamo di scorie nucleari infarcite di Cobalto 60 ed altre prelibatezze del genere, tipo Cesio 137 e Iodio 131. Per fortuna ancora nessuna notizia dello Stronzio (chissà perché ci vengono in mente alcune aziende). EcoGE ad esempio, l’azienda anzidetta di bonifiche ambientali, in home page esibisce fieramente mettendo in bella evidenza tutte le sue certificazioni RINA. Ha anche il buon gusto di sottolineare la bontà del suo business: “ECO.GE è certificata Iso 9001, Iso 14001 e SOA. Una garanzia di affidabilità per un'azienda che opera in un settore delicato, in cui spesso è in gioco la sopravvivenza di un intero ecosistema. Tutto il personale … è addestrato ad operare in condizioni di massima sicurezza nel rispetto delle norme di sicurezza… La forza della nostra azienda è il risultato di una lunga storia: una storia di passione ed avventura, una storia di uomini e di investimenti, di quali e di rinnovamento”. Approposito di storie di uomini, Mr. Gino Mamone (patron della EcoGE) è nella black list della DDA e della DIA (Direzione Distrettuale Antimafia e Direzione Investigativa Antimafia) risulterebbe molto intimo ad ambienti vicini alla massoneria, alla ‘ndrangheta e a diverse organizzazioni mafiose/malavitose. Ma questa è un’altra storia. Come vi racconteremo in prosieguo in un prossimo articolo.
Disclaimer: Per quanto sopra esposto e riportato noi riterremmo di estrema importanza precisare che non intendiamo assolutamente adombrare alcunché di scorretto e/o losco. Ci mancherebbe. Ciò posto non possiamo che rinnovare i dovuti sentimenti di stima ed apprezzamento per RINA che è un’illustre e benemerito ente. Come sopra esplicato.
doc. pdf.: "Lettera_Ugo_Salerno_Rina_Coeclerici"
http://piemonte.indymedia.org/attachments/jun2011/lettera_ugo_salerno_rina_coeclerici.pdf
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Articoli (più o meno) correlati:
- “Personale abusivo in FINCANTIERI. RINA dorme”.
http://liguria.indymedia.org/node/7380
- “RINA: altri 1000 morti sulla coscienza”.
http://piemonte.indymedia.org/article/9520
- “Canepa & Campi – Made in Italy CRIMINALE!”
http://piemonte.indymedia.org/article/6526
- “GENOVA - SPY STORY AL PESTO - ECCO COME COECLERICI SPA SPIAVA”
http://piemonte.indymedia.org/article/1347
- “Mafioso è bello" (parola di COECLERICI)“
http://piemonte.indymedia.org/article/1700
- “La Repubblica (CIR Group): ecco come funziona la fabbrica del fango”.
http://piemonte.indymedia.org/article/8579
- “ENI, "codice etico" e Servizi Segreti”
http://piemonte.indymedia.org/article/5520
Scusami hai ragione tu... effettivamente a medicina si fa anche della statistica. Cmq sono convinta anche io che si è a rischio ovunque, solo che è triste pensare che un paese come il nostro, apparentemente immerso nel verde, nasconda qualcosa dietro.
ma figurati, non mi offendo mai, ci mancherebbe altro.
solo che la statistica è una scienza molto medica. noi la studiamo tantissimo e la usiamo tantissimo.. del resto stiamo parlando di incidenze di malattie anche qui no?
e come credi che si testino farmaci, materiali e tutto il resto?
quindi fidati che non è certo una cosa che non conosco.. e ti dico che purtroppo qui la media è rispettata, con tutte le varianti e le attenuanti del caso. a bologna non hanno l'amianto noi sì, noi non abbiamo lo smog loro sì.. 1 +2 o 2+1 fa sempre 3... e la statistica serve a livellare queste diversità.
purtroppo il problema è ben peggiore: se fosse a rio l'incidenza più alta basterebbe trasferirsi per aumentare le possibilità di salvarsi quindi?
no.. l'italia è tutta a rischio.
è questa la dura verità
Vinz non prenderla sempre male. Intendevo dire che conosco la statistica un pò meglio di te così come tu conosci l'odontoiatria un milione di volte meglio di me... semplicemente perchè son o i nostri ambiti di studio. Spero non ti sia offeso
quel punto esclamativo che giunge nel " un pò meglio di te!" mi lascia perplesso..
però il mondo è bello perchè ognuno si sa nutrire delle sue convinzioni.
Hmmm... la discussione si sta facendo accesa.
Come Anna penso che le amministrazioni abbiano l'obbligo di informarsi quantomeno sui fatti, poi sarà la magistratura a fare il suo corso.
Riflessione: ho l'impressione che in italia si sia presa una brutta strada: tutti sanno fare, forse anche meglio, il lavoro degli altri... non è così.
I cittadini hanno il diritto/obbligo di vigilare, gli amministratori hanno il diritto/obbligo di amministrare, la magistratura ha il diritto/obbligo di indagare.
Io "non so" se la discarica in questione sia più o meno nociva, certamente c'è stata un'irregolarità nel trattamento quatomeno delle ecoballe, ma da lì a dire che inquini... beh, ci sono persone certamente più capaci di me (ingegneri, operatori del settore, ambientalisti, etc etc) che potranno darci una risposta. Io non potrò far altro che "aspettare" e "sollecitare" tali signori ricordandogli che "devono" fare i dovuti controlli.
Per quanto riguarda i rifiuti che arrivano dalla Campania, beh... entriamo in discorsi particolari.
Non ci ricordiamo più di quando venivano spediti in Germania con enormi spese, non ci ricordiamo più di quando anche noi andavamo a scaricare fuori (non lo so per certo, ma è altamente probabile)... per come la vedo io, nell'ottica imprenditoriale, meglio che i soldi arrivino in Molise piuttosto che all'estero, tanto il problema si deve comunque risolvere.
Per la statistica, ha ragione Anna... bisogna sempre contestualizzare i dati. In via teorica dovrebbe essere così, in pratica non dimentichiamo che oltre ad avere un "possibile" (dato che ancora non lo sappiamo) inquinamento da parte delle discariche, certamente ci ha massacrato tutto l'amianto che è circolato (e continua ad esserci) su tutto il territorio rionerese.
Le polveri dovute al suo frantumarsi "viaggiano" nell'aria, quindi inutile dire che "le casette" è l'unica zona colpita dal fatto... sicuramente sarà stata (e lo è ancora) la più esposta, ma a rionero la percentuale sarà sicuramente maggiore rispetto ad un altro paese, a pari condizioni climatiche, geologiche, etc etc.
Che poi, in Italia, esista "una media" del 4% (ipotesi), vorrà dire che nelle grandi città si presenterà al 6, nel piccoli centri al 2, tanto per buttare numeri così a caso (esempio assolutamente sbagliato, ad es il numero di abitanti nelle metropoli non sarà minimamente paragonabile a quello dei vari paesini circostanti, ma lasciatemelo passare, è solo per fare un esempio stupido).
senti credo di conoscere la statistica un pò meglio di te! so perfettamente che le statistiche vengono fatte per tot di abitanti (come dicevi tu) ma ribadisco che non puoi cmq paragonare un paese ad una città (alta concentrazione demografica, smog, stress e sicuro abitudini peggiori)... io credo che a rionero c'è qualcosa che non va e cmq non sono l'unica a pensarlo! viviamo in un posto che dovrebbe essere "immacolato" e invece ci becchiamo tutto il peggio da altre regioni! Continuo a sostenere che le amministrazioni locali dovrebbero almeno cercare di capire che tipo di rifiuti vengono scaricati nelle nostre discariche e chiedere la chiusura di quelle che rischiano di inquinare falde acquifere! Non sono una di quelle che sostengono che non ci debbano essere discariche nelle nostre zone (non è che possiamo andare a smaltire tutti i rifiuti in africa, non sarebbe giusto),ma non trovo giusto che arrivino addirittura dalla campania a scaricare da noi! Inoltre le discariche dovrebbero essere fatte seguendo determinati criteri! Aprite gli occhi!
la statistica è appunto nata per quello..
per contestualizzare le cose.
se diciamo che a rionero il 4% della cittadinanza muore di tumore, così come a bologna.. non significa che a bologna muoiono i nostri 40 abitanti, ma 40 ogni mille persone. checcazzo su..
non avremo fabbriche e smog vero.. ma abbiamo antenne, ripetitori, amianto, falde ridotte chissà come, frutta e latticini campani (diossina), il pesce non vorrei sbagliare ma sempre dal mare proviene, quindi come ce lo mangiamo noi se lo mangiano a bologna, così come i pomodori e tutto il resto.
dalla mia esperienza universitaria, sopratutto di oncologia, ti garantisco che sono le abitudini viziate più che le interferenze ambinentali a causare i cancri: fumo, alcol, diete scorrette. poi che ci si metta tutto il resto è fuori dubbio.. ma se non vivi a cernobyl, più di tanto non ti puoi lamentare.
Sono d'accordo con Adelio! Qui da noi ci sono bidono ogni dieci/venti metri e a casa l'Era ci porta i bidoncini con relative scritte... la cittadinanza va incentivata a fare la differenziata!
Per quanto riguarda i decessi per tumore credo che le statistiche vadano sempre contestualizzate: probabilmente hai ragione tu, siamo nella media, ma hai calcolato che rionero si trova in una zona poco industrializzata e lontano da grandi città? hai valutato anche che abbiamo una bassa concentrazione di abitanti per area geografica? In tutto il molise siamo 300.000 (meno che gli abitanti della sola Bologna!), non credo che si possano paragonare le statistiche così facilmente! È diverso ad esempio dire che abbiamo 1 decesso ogni 10 abitanti se si vive in una città con 300.000 abitanti piuttosto che in un paese con 1000! Sinceramente non so come sono state costruite le statistiche a cui tu ti riferisci, ma nell'interpretazione dei dati occorre sempre tener presenti vari aspetti, primo fra tutti il contesto di ricerca (è spendibile anche su altri territori lo stesso risultato?).
Sul fatto che sia solo ed esclusivamente colpa nostra avrei qualcosa da dire, non per giustificare a prescindere, ma perchè bisogna anche mettere in condizione la cittadinanza di poterla fare.
1. quanti cassonetti sono presenti sul territorio?
2. ogni quanto tempo vengono scaricati? (spesso e volentieri sono pieni)
3. di solito la plastica e la carta vengono caricate direttamente sul ciglio della strada davanti ogni abitazione (o punti di raccolta distanti pochi metri)
4. di solito, esistono delle campane di vetro poco distanti l'una dall'altra per agevolerne il trasporto a mano
5. in alcune "beate realtà", ogni abitazione ha dei propri mini cassonetti per l'umido, la plastica, la carta, l'indifferenziata etc etc, con tanto di nome stampato sopra. La raccolta avviene alla perfezione e chi non rispetta tali condizioni riceve una multa salata. Il pregio è che, oltre a rendere un servizio decisamente ottimo, si risparmia (e anche di parecchio) sulla tassa di smaltimento rifiuti
purtroppo la statistica delle morti per tumore è nella media nazionale.
il problema cmq c'è, anche perchè in italia la discarica migliore è la peggiore discarica che possiamo trovare in germania per esempio.
le ecoballe sono soltanto un altro modo di fare soldi con lo pseudo smaltimento dei rifiuti.
del resto la differenziata non si fa... ed è colpa esclusivamente nostra.
http://bari.repubblica.it/dettaglio/Gargano-chiusa-discaricaProvocava-tumori/1794378
E se anche la discarica di Tufo Colonico fosse così? Le amministrazioni dei comuni coinvolti dovrebbero indagare! GRadiremmo tutti solo un pò di chiarezza (soprattutto se calcoliamo che la discarica va ad inquinare una sorgente!!)! Anch'io non sono del settore e non me ne intendo, però non credo che si possano scaricare le ecoballe insieme agli altri rifiuti (che senso ha a questo punto farle ste ecoballe!?!?!).
Non trovate anche voi che a rionero ci siano troppi decessi per tumore e persone colpite da questa malattia?
La finezza della discarica di Bocche di Forli che va avanti a colpi di proroghe della Pezzopane, stà nel fatto che ce l'hanno piazzata a pochi metri dal confine.
Non possiamo utilizzarla per legge però il percolato si riversa nelle sorgenti della vandrella.
La preoccupazione deriva dal fatto che ci sono forti interessi economici in ballo, si parla di "ecomafie" al riguardo e quindi ce poco da stare tranquilli sul contenuto dei rifiuti che vi "abballottano"!
Non essendo del settore, in effetti non so dove possano esserci le irregolarità.
Mi viene da pensare che quelle "ecoballe" non dovrebbero essere depositate lì, ma nei centri di smistamento per la differenziata (ipotesi 1).
La Adat parla di inquinamento idrico, quindi del territorio, ma non so dirti bene in base a cosa lo affermi (ipotesi 2).
scusate.. dove sarebbe l'illegalità? hanno ripreso camion che scaricavano rifiuti.. quando un netturbino passa a svuotarmi il secchio io non penso di credere che si porti l'immondizia a casa..
il proprietario, viste le immagini, ha invitato i politici a visitare la discarica, e tutti sono rimasti sopresi dall'efficienza.
quella discarica è la seconda in italia per funzionalità e sicurezza. Produce corrente dai gas che salgono dai rifiuti, e la rivende all'enel.
certo, non fa piacere tenerla vicino casa, non fa piacere che non sia differenziata.. ma quella è una colpa in primis nostra.
pensiamo a quella di montalto.. costruita già con mezzi vecchi di 20 anni, vent'anni fa! lì sì che c'è da preoccuparsi