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Posted 6 dicembre 2009 by ronin in Politica
 
 

…tirava una brutta aria nonostante il sereno!


Dalla relazione del revisore emerge molto chiaramente una situazione di squilibrio nella gestione del bilancio che non può essere riportata alla normalità nel breve periodo. Lo squilibrio fotografato dal revisore si riferisce sia alla gestione di competenza che a quella dei residui. Ciò significa che il pesante passivo accumulato deriva in larga parte dalle cattive gestioni messe in atto dagli amministratori dei “cieli sereni”.

Non va nemmeno sottovalutato lo squilibrio di parte corrente relativo al bilancio di previsione 2009 che evidenzia una scarsa capacità previsionale degli amministratori che hanno approvato l’ultimo bilancio di previsione (rionero nuovo o cieli sereni?). Il revisore segnala a tal proposito come si siano iscritte delle cifre in bilancio senza tener conto dell’andamento delle stesse negli ultimi esercizi, oppure senza titoli giuridici idonei a far sorgere il diritto di riscossione a favore del comune. “Amministrare bene” allora non significa solo ….”non fare un euro di debito” come diceva un nostro concittadino nella serata dell’operazione verità, ma anche avere le conoscenze tecniche necessarie per analizzare i dati dei bilanci e tradurli in previsioni veritiere per l’esercizio di competenza.

Ma il problema maggiore resta la persistente violazione dei principi contabili del bilancio mediante:

a) ricorso sistematico alle anticipazioni di tesoreria;

b) affidamento di incarichi per l’acquisizione di beni e servizi senza prima valutare i costi/benefici per l’ente;

c) persistenza di residui attivi/passivi in bilancio (addirittura alcuni risalenti al 1994) con conseguente alterazione del principio di veridicità del bilancio;

d) indicatore di equilbrio della parte corrente del bilancio sempre negativo negli ultimi rendiconti (vd. Tabella)

e) indicatore di autonomia impositiva molto basso dal quale si desume una scarsa attenzione per tutto quello che concerne gli obblighi derivanti dal Federalismo fiscale;

f) indicatore della rigidità della spesa corrente molto alto dal quale si desume che l’incidenza dei mutui e della spesa per il personale sul totale delle entrate tributarie dell’ente è molto elevata;

g) pressione fiscale molto bassa rispetto alla media degli altri comuni della provincia a ribadire che c’erano e ci sono attualmente margini significativi entro i quali poter aumentare il gettito tributario per impedire la situazione di sofferenza finanziaria nella quale è stato catapultato il comune.

Si riportano le personali elaborazioni di alcuni indicatori desunti dai consuntivi degli esercizi finanziari dal 2002 al 2007 relativi al nostro comune. I dati elaborati provengono dal sito del ministero dell’interno sezione finanza locale.

tavola indicatori

L’Autonomia finanziaria misura quanto l’ente è in grado di finanziarsi con risorse proprie (tributarie ed extratributarie). La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = 57,95%.

L’autonomia impositiva misura quanto l’ente è in grado di finanziarsi con risorse derivanti esclusivamente da imposte e tasse. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = 32,57%.

La Pressione fiscale misura quanti euro tiriamo fuori a testa per imposte e tasse comunali. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = €  295,09.

L’indicatore di equilibrio di parte corrente se positivo mostra una corretta gestione della parte corrente e viceversa. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = -2,76.

La Rigidità della spesa corrente indica quanta parte della spesa corrente è rigida nel senso che è vincolata da spese per il personale e rimborso mutui. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = 36,58%.

L’incidenza della spesa per il personale mostra in che percentuale incide la spesa per il personale dipendente dell’ente sul totale delle spese correnti. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = 38,09%.

L’Ici procapite misura quanto sborsiamo per l’ici a testa. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = € 166,07

La Tarsu procapite misura quanto sborsiamo per la tarsu a testa. La media di tutti i comuni della provincia per il 2007 = € 73,39

Si riportano ad integrazione della relazione del revisore contabile alcuni “cartellini gialli” che la Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per il Molise, ci ha sbattuto in faccia per le irregolarità dei bilanci degli ultimi esercizi finanziari. (Link www.corteconti.it) Iniziamo dall’adunanza del 18 dicembre 2006 n. 139. “In data 7 settembre 2006 è pervenuta a questa Sezione Regionale di Controllo la relazione al bilancio preventivo 2006 formulata dall’Organo di revisione del Comune di Rionero Sannitico (IS), trasmessa ai sensi dell’art. 1, comma 166, della Legge 23/12/2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006) e redatta secondo le linee guida approvate con Deliberazione della Sezione Autonomie della Corte dei Conti n. 6 del 28/04/2006 e recepita con la citata deliberazione di questa Sezione n. 9/2006. Dall’esame della relazione è emersa la necessità di chiarire la mancata indicazione dello squilibrio di parte corrente 2006 ed è stata richiesta la compilazione del preventivo assestato 2005. In sede istruttoria, inoltre, sono state rilevate discordanze nella esposizione di alcuni dati: la situazione in conto capitale evidenziava previsioni di entrate nel titolo V-ctg. 2, 3 e 4, per l’ anno 2006, che non trovava puntuale riscontro nella successiva esposizione dell’evoluzione dell’indebitamento e l’importo stesso non coincideva con il punto 3.1 della relazione; il dato indicato nella voce “rimborso prestiti” non trovava riscontro nell’ambito dell’esposizione dell’andamento dell’indebitamento nella voce”prestiti rimborsati”, come pure nella voce “rimborsi quota capitale”. L’esame ha, altresì, evidenziato un anomalo aumento, per l’esercizio 2006, del 143,37% delle ENTRATE del Titolo IV rispetto quelle riportate per l’esercizio 2005….. La Sezione osserva che dal bilancio di previsione 2006 approvato dal Comune di Rionero Sannitico risulta una discordanza tra i dati contenuti nelle previsioni di entrata del titolo V-ctg. 2, 3 e 4, per l’ anno 2006, pari a € 1.873.167,35, e l’importo (€2.073.167,35) riportato sia nella voce “nuovi prestiti”, nell’ esposizione dell’evoluzione dell’indebitamento, che al punto 3.1 della relazione.

Proseguiamo con un altro cartellino rimediato nell’adunanza del 23 luglio 2009, per la mancata trasmissione di un questionario nel termine previsto e che non ha consentito alla sezione regionale della corte dei conti la verifica cartolare della sana gestione finanziaria, ai sensi del TUEL. La corte al riguardo censura tra gli altri anche il nostro comune per la condotta non consona a consentire l’espletamento delle verifiche istituzionalmente demandati dal legislatore della Corte dei conti e che può essere anche sintomatica di un uso non corretto del pubblico denaro.

Nell’adunanza 7 aprile 2009 veniamo censurati per la tardata approvazione del rendiconto e per il verificarsi di un risultato negativo nella gestione di competenza.

Siamo in attesa delle prossime pronunce della corte dei conti che andremo a pubblicare tempestivamente su R24Ore.

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ronin