Ospedale di Castel di Sangro: una lettera per un incontro
Una lettera per un incontro : è questa la finalità che ha spinto Maddalena Stinziani a scriveva al direttore sanitario, il dott Di Biase.
Un documento riepilogativo, esplicativo, ma soprattutto speranzoso che la logica dei numeri non prevalichi sulla salute dei cittadini. Viviamo in un particolare momento storico, volto ai tagli e a una logica di un riassetto generale, ma in tutto questo forse si perde di vista la figura di uno Stato quale garante dei diritti dei propri cittadini.
Molto spesso abbiamo volto lo sguardo oltreoceano, mirando l’America come fonte d’ispirazione.
Oggi, tuttavia, sembriamo impassibili verso ciò che sta avvenendo negli USA col governo Obama, intento ad effettuare con molta probabilità la più grande riforma sanitaria della storia americana.
Su questo non si riflette, su questo non si discute.
Di seguito, la lettera inviata al Comitato d’Impegno Civico Interregionale Abruzzo e Molise.
Dopo l’ultimo avvenimento accaduto nel ns ospedale: un attacco incivile teso alla chiusura immediata del Reparto di Rianimazione, la popolazione castellana e quella dei paesi limitrofi è seriamente preoccupata e allarmata.
Attraverso questo Comitato che ha nel suo motto la difesa delle genti e del teritorio in cui si vive, i cittadini esprimono piena solidarietà alle professionalità mediche e paramediche del reparto di un ospedale che non può essere chiuso e che nessun disegno di riassetto sanitario che abbia una logica, potrebbe dichiarare “sostituibile”, in quanto non sostituibili i cittadini di Castel di Sangro e del circondario: circa 17.000 persone e quasi 100.000 presenze, come afflusso turistico durante l’anno. I
l Comitato Le chiede di accogliere quelle istanze e quelle ragioni che sn legate ad un’unica certezza: l’ospedale è fondamentale per la ns sopravvivenza, pertanto deve comprendere figure professionali indispensabili ed ora mancanti, come cardiologo, ginecologo, essere funzionante h 24 e contare su un Pronto soccorso attrezzato ed efficiente capace di fronteggiare urgenze ed emergenze e di garantire la cura di casi acuti in luogo.
Per noi castellani e per gli abitanti del circondario in particolare,in un territorio fortemente penalizzato soprattutto nel periodo invernale,questo ospedale resta la sola possibilità di salvezza, mentre, altri nosocomi sono avvantaggiati per ubicazione territoriale, perchè più vicini a Presidi di eccellenza, come Sulmona che facilmente può raggiungere Chieti, Pescara, Avezzano.
In nome dei cittadini,la Presidente del Comitato, Le rivolge un accorato appello per una concertazione seria e fattibile, in cui si possono palesare le esigenze di un territorio, il cui ospedale risulta, per ragioni peculiari,al di sopra di ogni piano sanitario.
Pertanto, confidando nella sua sensibilità e nella sua e nostra volontà di trovare una soluzione al comune problema,
Le chiede un incontro.
Grazie infinite adelio,del supporto mediatico, di darci visibilità! Questo è in definitiva il senso della solidarietà, del sentirci accomunati dalle stesse medesime problematiche, ogni paese del circondario che gravita su Castel di Sangro è una voce importante e determinante per l 'esposizione delle ragioni che devono prevalere in questo ambito. Le ragioni di uno, sono le ragioni di tutti, il riassetto può in questa fase avvalersi di una diversa e nuova rimodulazione degli ospedali stessi ed in particolare del nostro. Stare inermi ad osservare, nn ci può appagare, i bisogni e le esigenze del nostro territorio c'impongono di agire, per tutte quelle che sono in assoluto le fasce più deboli, penso agli anziani, ai bambini che rischiano più di tutti in questini d'emergenza,penso alle donne che hanno una vita in grembo e rischiano di comprometterne il regolare sviluppo nonchè la nascita dei loro figli, penso ad ogni genere di malore che se trascurato o nn considerato in tempo, può trasformarsi in qualcosa di più tragico ed irrimediabile.Essere assistiti è un diritto, esserlo in territori svantaggiati è un diritto-dovere, la vita di ognuno di noi prescinde da qualsivoglia colore politico, azione di forza o ideologia corrente..per questo nn disdico affatto l'apporto di chiunque sposi la causa, anzi ne auspico l'interessamento totale, ciò è insito nei loro mandati istituzionali, specialmente del Sindaco che è il primo tutore della salute pubblica.Restiamo quindi in attesa della convocazione, certi di agire per una causa comune che nn ha altre motivazioni se nn la difesa della nostra salute e, in definitiva, della nostra vita!.