Il Vandrella è inquinato – Il Corpo Forestale ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica
Quanto percolato, per quanto tempo e fino a che punto l’ambiente è stato compromesso dall’immissione nel fiume Vandrella di liquami provenienti a monte dall’impianto di trattamento di Castel di Sangro? Dal torrente Vandrella, al fiume Vandra fino al Volturno che, si scopre, non riceve veleni solo dal medio tratto in provincia di Caserta e, più giù, fino alla foce di Castel Volturno, putrido ammasso di scarti. Si scopre, invece, che il bacino, il sistema di fiumi delle verdi vallate del Molise, è infetto. Lo è perché un torrente a Bocca di Forli, territorio di Rionero Sannitico, riceve liquidi inquinanti. Acqua altamente sporca quella del Vandrella. Le analisi dell’Arpa Molise non lasciano dubbi e il Corpo forestale dello Stato va avanti nelle sue indagini. La Prefettura di Isernia ha impartito severe direttive: massima attenzione alla salvaguardia e alla salute dei cittadini della Provincia di Isernia. Le squadre sul territorio sono al lavoro. E la puzza spinge proprio in un luogo abbastanza ameno. Colore e odore che fanno pensare subito all’immondizia. Più a monte c’è un impianto di trattamento. Si trova in territorio di Castel di Sangro e, il rapporto rifiuti della Provincia dell’Aquila certifica, riceve immondizia urbana da 13 comuni del comprensorio, tutti abruzzesi. La Forestale di Isernia, coordinata dal comandante Giovanni Potena, segnala tutto alla magistratura di Sulmona e denuncia alla Procura i presunti autori di quei sversamenti. Ora sarà da Sulmona che dovranno ripartire le indagini. Finora è stato accertato che si tratta di liquidi altamente inquinanti, che l’episodio non sarebbe isolato, che l’impianto per scolo naturale riversa in Molise ma che questo scolo, in realtà, non dovrebbe affatto esserci. Questi liquidi tossici in quel fiume non dovevano proprio andarci a finire. Responsabilità e cause. Su questo la magistratura dovrà esprimersi. Anche se le acque, il terreno, le piante, quei veleni li hanno già ricevuti. E qualcuno lo dice da tanto. Cristian Rossi, presidente dell’Adat (Associazione per la difesa dell’ambiente e del tartufo) questi boschi li conosce come le sue tasche perché ci viene con i suoi cani a cercare tartufi. «Il fenomeno l’ho notato già due anni fa e continua in determinati periodi. Circa dieci giorni fa l’acqua del Vandrella si presentava rossastra e schiumosa». Siamo andati a verificare e le foto che pubblichiamo, scattate nel pomeriggio di ieri, sono abbastanza eloquenti. «Il problema, per chi come me è spesso in giro per il territorio, è generale e riguarda l’adeguatezza degli impianti. Finché ci sarà la modalità di scaricare rifiuti nella terra, pur in presenza di rivestimenti a protezione, problemi di questo tipo si riproporranno comunque».
Fonte Il Tempo Molise
Ma io non capisco. Se un qualsiasi cittadino effettua uno scarico in un fiume/lago/mare o quant'altro, e supera i valori limite di emissione si è rovinato pesantemente per farla breve. Ci sono sanzioni sia amministrative (si può arrivare fino a 30.000 euro!) che penali (arresto da due mesi a due anni). Qua si parla di una situazione che si protrae da anni...perchè non è cosa nuova che la Vandrella è inquinata, così come non è una novità che la fonte dei problemi sta nella discarica di Bocca di Forli. Mi domando: se la discarica continua o "funzionare" in malo modo da parecchio tempo, (e ricordo che circa due o tre anni fa era stata dichiarata SATURA) bisogna per forza aspettare che si arrivi al peggio? Possibile che la forestale solo ora abbia avuto la briga di andare a vedere in che situazione versava la vandrella? Possibile che una discarica dichiarata satura, la cui gestione era prima privata ed ora pubblica, continui ad accogliere a porte aperte camion di immondizia? Possibile che senza un serio piano di ristrutturazione e riammodernamento le autorità che dovevano vigilare hanno permesso di fare il gioco sporco (restando in tema di immondizia la sporcizia, è naturale, ci sta)? Possibile anche che fino a quando le indagini della Procura si concludano per poi passare eventualmente al processo possano nel mentre trascorrere tranquillamente 4-5 anni? La risposta naturalmente è SI! Ma quello che più ci dovrebbe indignare è il fatto che il territorio del Molise subisce un danno per un'attività che è svolta interamente dai Comuni dell'Alto Sangro, e che al Molise non porta nessun beneficio!
by Marco Coletta
pur non discutendo di come si possa sopravvivere senza più barbi di fiume :-), vi rispondo: ovvio che non c'è interesse a smaltire i rifiuti in modo legale... perchè altrimenti nessuno potrebbe guadagnarci sopra!
Lo sconcerto è grande e la colpa e di chi gestisce con superficialità queste discariche. Vedremo l'entità del danno ad Aprile/Maggio sulla flora e fauna che compongono l'ecosistema fluviale del nostro torrente e io andrò a verificare di sicuro. Vi ricordo solo per cronaca che lungo il Vandrella (chiamato da noi Vandra) vi nidifica il germano reale, da pochi anni è frequentato dall'airone cenerino, nell'alveo sono presenti il barbo, la trota fario, l'alborella, il granchio di fiume (uno degli indicatori di salubrità dell'acqua) e sto verifincando anche la presenza della lontra. Senza parlare dell'altra fauna che frequenta il posto per abbeverarsi.......
Alfo non aspettiamo, possiamo chiedere come intervenire al cnr, ai ricercatori, alla università di biologia marina che poi è anche sede di studio sulla biodiversità , non possiamo permettere che il tempo trascorra, sono certa che si può fare qualcosa, è questo il punto ora possiamo bloccare un processo forse, all'ultimo convegno di biologia marina ho potuto contatare quanto lo studio delle riserve ed del preservare la biodiversità, abbia fatto in modo di conoscere cause e concause ambientali e non ... C' è anche il gambero di fiume nuovamente da qualche anno, proviamo a salvarli, le lontre che meraviglia, se ce la facciamo possiamo sognare delfini di fiume, non fermiamoci vi prego.
marghe che non si collega e sogna i delfini di fiume
E' semplicemente scandaloso, grazie Alfo per l'articolo ripreso.
Marghe, i metodi ci sono ed esistono, tant'è vero che altri impianti funzionano alla perfezione con un bassissimo impatto ambientale.
Sono in difficoltà : non capisco dato che il problema esiste in molte zone del sud se, dipende dalla tipologia di impianti, o dall'essere inadeguati delle persone che se ne occupano.A rigor di logica, in attesa dell'attivazione del numero necessario di impianti di smaltimento, dovrebbero esserci delle aree adibite temporaneamente a discarica, per i rifiuti solidi, e dei container a tenuta stagna per i rifiuti liquidi. Dunque cosa ne diviene ? Io penso che bisogna rirvegliare le coscienze, prendere atto dei danni causati, fare in modo che non si ripeta,chi di noi vuole lasciare veleno ai nostri figli? Possibile che non c'è un modo di smaltire i rifiuti senza rovinare il nostro paradiso terrestre ?